Di fronte a uno sguardo redento, il male non può nulla”. Lo ha detto il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, intervenendo ieri sera a Roma allo scambio di auguri natalizi del “Meeting per l’amicizia fra i popoli”.
“Ogni giorno – ha esordito – riceviamo e leggiamo rapporti preoccupanti su quanto sta accadendo, senza comprendere come ed eventualmente quando si potrà individuare una via d’uscita”. “In Iraq e Siria – ha proseguito – almeno due terzi dei cristiani è sfollata e si trova o all’estero o in altre parti del Paese e in Terra Santa, nell’eterno conflitto israelo-palestinese, la situazione non è migliore”. Una condizione che crea nella popolazione frustrazione, abbandono e disorientamento, che – secondo Pizzaballa – in queste proporzioni, non si erano mai visti prima: “Quando il dialogo, ogni forma di dialogo, sembra preclusa, anche il problema più piccolo diventa insormontabile”. Ma dentro questo dramma, c’è ancora la possibilità di sperare. “Ad Aleppo, nel cuore delle crisi dell‘estate scorsa – ha raccontato – è stata organizzata una giornata di preghiera dove si sono presentati più di mille giovani cristiani, appartenenti alle diverse chiese. Non vi era alcuna utilità materiale in quella iniziativa. Eppure sono andate più di mille persone, giovani, desiderosi di ascoltare, di condividere e di pregare”.