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Papa Francesco, ai teologi, le donne “Sono le fragole della torta, ma ci vuole di più! – presenza che diventa invito a riflettere sul ruolo che le donne possono e devono avere nel campo della teologia”

“La vostra missione è di servire la Chiesa, il che presuppone non solo competenze intellettuali, ma anche disposizioni spirituali. Tra queste ultime, vorrei attirare la vostra attenzione sull’importanza dell’ascolto”. Lo ha detto, oggi, Papa Francesco, ricevendo la Commissione teologica internazionale (Cti). “Il teologo – ha spiegato – è innanzitutto un credente che ascolta la Parola del Dio vivente e l’accoglie nel cuore e nella mente”, ma “deve mettersi anche umilmente in ascolto di ‘ciò che lo Spirito dice alle Chiese’, attraverso le diverse manifestazioni della fede vissuta del popolo di Dio”. Infatti, insieme a tutto il popolo cristiano, “il teologo apre gli occhi e gli orecchi ai ‘segni dei tempi’. È chiamato ad ‘ascoltare attentamente, discernere e interpretare i vari linguaggi del nostro tempo, e saperli giudicare alla luce della parola di Dio – è quella che giudica, la parola di Dio -, perché la verità rivelata sia capita sempre più a fondo, sia meglio compresa e possa venir presentata in forma più adatta’”. In questa luce, “all’interno della sempre più diversificata composizione della Commissione, vorrei notare la maggiore presenza delle donne – ancora non tanta… “La vostra missione è di servire la Chiesa, il che presuppone non solo competenze intellettuali, ma anche disposizioni spirituali. Tra queste ultime, vorrei attirare la vostra attenzione sull’importanza dell’ascolto”. Lo ha detto, oggi, Papa Francesco, ricevendo la Commissione teologica internazionale (Cti). “Il teologo – ha spiegato – è innanzitutto un credente che ascolta la Parola del Dio vivente e l’accoglie nel cuore e nella mente”, ma “deve mettersi anche umilmente in ascolto di ‘ciò che lo Spirito dice alle Chiese’, attraverso le diverse manifestazioni della fede vissuta del popolo di Dio”. Infatti, insieme a tutto il popolo cristiano, “il teologo apre gli occhi e gli orecchi ai ‘segni dei tempi’. È chiamato ad ‘ascoltare attentamente, discernere e interpretare i vari linguaggi del nostro tempo, e saperli giudicare alla luce della parola di Dio – è quella che giudica, la parola di Dio -, perché la verità rivelata sia capita sempre più a fondo, sia meglio compresa e possa venir presentata in forma più adatta’”. In questa luce, “all’interno della sempre più diversificata composizione della Commissione, vorrei notare la maggiore presenza delle donne – ancora non tanta… Sono le fragole della torta, ma ci vuole di più! – presenza che diventa invito a riflettere sul ruolo che le donne possono e devono avere nel campo della teologia”.

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