La storia non si ripete. E soprattutto bisogna diffidare delle imitazioni. Quindi non pronunceremo una parola valutativa sull’ondata di occupazioni scolastiche che sta montando da un angolo all’altro dell’Italia. Ci limiteremo solo a suggerire a ragazze e ragazzi, spesso poco più che adolescenti, di mettere a frutto questi giorni e queste ore. Nell’unico modo possibile e vantaggioso: costruire relazioni significative. E lo diciamo proprio nel giorno in cui si scopre l’orribile stupro di gruppo ai danni di una ragazzina in Veneto, con regolare filmato messo in Rete e inviato a migliaia di coetanei. Ci piacerebbe se gli studenti italiani che in questo momento occupano le loro scuole urlassero un “no” senza appello alla violenza sessuale. Questa sì, sarebbe una vera prova di maturità.
Nella relazione, soprattutto se autentica libera intensa, nascono e si manifestano le leadership.
Ecco l’unica cosa buona che è accaduto in quel lontanissimo Sessantotto, spesso troppo mitizzato. Quando, in realtà, è stato la fucina sia dei terrorismi rossi e neri, sia del politicamente corretto che ha ammorbato il discorso pubblico italiano. Per non parlare dei vizi legati alla deresponsabilizzazione personale.
Dunque: fate delle vostre scuole luoghi di relazione e verificate la vostra capacità di leadership.
Almeno non sarà tutto tempo rubato al vostro studio e alla vostra formazione…
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