È necessario “un progetto strutturale e stabile di accoglienza e di accompagnamento, di autonomia degli immigrati, dei rifugiati e dei rom nel tessuto della città, non solo a Roma, che aiuti a evitare la gestione di emergenze che, da una parte, creano nell‘opinione pubblica un giudizio negativo sui più deboli e, dall‘altra, arricchiscono chi usa i poveri e impoveriscono ancora di più, paradossalmente, coloro che sono già in difficoltà”. Lo afferma monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, dopo i recenti scandali con al centro Roma. “È sconcertante ciò che è avvenuto a Roma nella gestione dei servizi ai più poveri, soprattutto nell‘emergenza”, aggiunge il sacerdote sottolineando come da tempo Migrantes e diversi organismi chiedevano di “non fare gare al ribasso per la gestione di servizi ai migranti e ai rom, come anche di evitare di gestire continuamente l‘arrivo di persone o la presenza di comunità rom nell‘emergenza, nella provvisorietà, con tempi lunghi e, soprattutto, senza favorire un percorso di autonomia e di responsabilità”. “Sembra – spiega il direttore di Migrantes – quasi che una strategia dell‘emergenza avesse un duplice effetto perverso: più risorse per chi gestiva e meno risorse per superare la povertà e il disagio”.