SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “San Benedetto cara, bel giardino, il mare tuo è il più lucente; il cielo tuo è il più turchino”, così tradotto dal vernacolo, Bice Piacentini concluse il suo sonetto sambenedettese.
L’oggetto d’ispirazione di molte opere riguardanti San Benedetto è il suo porto, con il blu dell’Adriatico che cambia colore a seconda del tempo e dei tempi.
Il museo della civiltà Marinara delle Marche è un gioiello unico nel suo genere che si affaccia sul porto peschereccio e sulla banchina Malfizia. Lì abbiamo incontrato Alberto Cicchini, fotoreporter collega de “Il Messaggero”, protagonista di una mostra fotografica denominata “le immagini dell’Adriatico”, aperta nelle giornate di venerdì, sabato e domenica fino al 31 dicembre.
Cicchini nella sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, lo abbiamo incontrato all’inaugurazione della sua mostra. Gli abbiamo chiesto com’è nata questa sua grande passione.
“La mia passione è nata molto tempo fa, avevo dieci anni, in pratica era sempre una foto riguardante il mare, fotografai la prua della Stanislava e arrivai secondo ad un concorso fotografico della Kodak. Avevo solo dieci anni e non era una passione. Era un divertimento, ma la passione vera e propria è arrivata quando avevo diciotto anni, seguivo molto lo sport, mi piaceva molto il folklore delle tifoserie, le loro coreografie e mi ero appassionato a questa cosa qui. E in pratica facevo anche qualche foto quando mi capitava di andare ai distinti al vecchio Ballarin. Inoltre, facevo parte della sambenedettese calcio, del settore pulcini e all’epoca mi diedero la possibilità di entrare in campo. Nel 1999 ho incontrato un amico che faceva fotografia per una redazione, e prendendo l’input da lui ho chiesto se potevo collaborare con questo giornale. Mi hanno detto di sì, ho collaborato per due anni e mezzo, dopodiché ho preso la tessera dell’Ordine dei Giornalisti e ho avviato questa mia collaborazione”, questa è stata la risposta di Cicchini.
La mostra “Le immagini dell’Adriatico” è stata inaugurata nel pomeriggio del 24 ottobre, alla presenza delle autorità militari, dell’Assessore alla Cultura Margherita Sorge che ha presentato gli eventi sambenedettesi in occasione del “Grand Tour della Cultura” e dell’Assessore alle politiche del mare Fabio Urbinati, che ha ribadito come il museo della civiltà marinara delle Marche rappresenta uno stereotipo per altri luoghi della Macroregione Adriatico-Ionica.
Nel corso della presentazione sono intervenuti anche i fotografi Danilo Balducci e Giuseppe Di Caro. Quest ultimo, docente presso l’Istituto d’Arte Licini di Ascoli Piceno, si è soffermato su una vera e propria didattica della fotografia.
Per concludere Cicchini ci ha spiegato i suoi recenti e prestigiosissimi riconoscimenti: “La soddisfazione più grande è stata anche che questo mio lavoro ha ricevuto due mensioni, una al FIOF di Orvieto, nel 2014, sempre sulla storia e sul caro-pesca. E poi il 17 ottobre ho ricevuto un’altra mensione al MIFAF foto awards di Mosca. Questa è una soddisfazione per me, perché essendo sambenedettese, è stato un grande successo raccontare questi ultimi cinque anni di storia”.
Vi ricordiamo nuovamente che la mostra sarà aperta fino al 31 dicembre 2014, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalla 15.30 alle 18.30.
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