Il Governo e il Coni hanno lanciato il cuore oltre l’ostacolo candidando Roma e l’Italia a ospitare i Giochi Olimpici del 2024. Come non ci sentiamo di affermare che avesse torto Mario Monti quando decise di ritirare la candidatura dell’Italia per i Giochi del 2020, così oggi non ci permettiamo di questionare. Non vogliamo essere arruolati nel partito dei gufi perché proprio non ci si addice. E poi, chi siamo noi per giudicare?
Però non ce la sentiamo neppure di rimproverare i cittadini italiani che sono sfiduciati e che temono un altro sperpero colossale di denaro pubblico (il loro). Difficile dimenticare cosa è accaduto negli ultimi trent’anni: Mondiali di nuoto a Roma (mazzette e processi), Olimpiadi invernali di Torino (impianti inutili e Comune superindebitato), G8 della Maddalena (mazzette e processi), ricostruzione dell’Aquila (tangenti e processi), Mose (mega appalti e mega processi), Expo 2015 (tangentopoli e processi), appalti di Mafia capitale (arresti e futuri processi). Come fa il cittadino comune che magari ha devoluto la propria tredicesima (se l’ha percepita) in tasse e balzelli vari, a fidarsi? Qualcuno lo aiuti e ci aiuti.
Non siamo gufi, ma nemmeno stupidi. Governo e Coni sappiano che si stanno giocando la faccia.