“Disapplicare la strategia nazionale dell’Unar ed emanare precise direttive affinché sia rispettato il ruolo della famiglia e il diritto dei genitori, costituzionalmente garantito, a educare i figli. In particolare su temi etici e sensibili come l’educazione alla sessualità e all’affettività, con cui spesso in modo subdolo nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dall’asilo nido, si introduce la teoria del gender”. Questo i genitori dell’Age insieme a quelli dell’Agesc con Pro Vita e i Giuristi per la vita chiedono, attraverso una petizione online su www.citizengo.org, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al premier Matteo Renzi e al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. In appena 4 giorni sono state raccolte oltre 11mila adesioni di cittadini contrari alla diffusione dell’ideologia gender nelle scuole. Un vero FamilyDay3.0 rilanciato anche su Twitter: una campagna a sostegno della petizione “cinguettando” con gli hastag #FamilyDay3.0 e #Nogender. Il presidente dell’Age (Associazione italiana genitori) Fabrizio Azzolini spiega : “L’appello è a firmare, sostenere, diffondere la petizione in nome del rispetto del ruolo dei genitori nell’educazione dei figli, anche quella sessuale e all’affettività, riconoscendone il loro diritto prioritario, così come stabilito dalla Costituzione italiana (art. 26) e dalle carte internazionali”.