“Mentre, da una parte, il governo Renzi stanzia, nella legge di stabilità, 50 milioni di euro per la cura dei giocatori patologici, dall’altra, si contraddice, sostenendo i ‘giochi’ che ‘rendono meno’ e che sono la causa della dipendenza stessa contraddicendo in tal modo quel ‘rilancio morale’ del Paese che il presidente Renzi non cessa di ripetere”, denuncia Slotmob, che chiede al Governo, alla maggioranza e ai gruppi parlamentari “di chiarire ai cittadini la propria posizione sulla piaga dell’azzardo” e ai singoli parlamentari “di smarcarsi nettamente dalla linea dei propri partiti, per i provvedimenti gravissimi che altrimenti sarebbero approvati”. Ora “ci aspettiamo fatti concreti: i banchi di prova saranno la delega fiscale e l’esito dell’iter di approvazione del testo unificato a firma Binetti”. Slot Mob proseguirà “la sua azione di presa di coscienza insieme a tutti gli altri movimenti con i quali condivide una visione della società e del mercato civile diversa da quella che i protagonisti dell’azzardo stanno tentando in tutti i modi di imporre, con la complicità di una politica distratta (o consenziente?)”. Il comitato promotore di Slot Mob è costituito da Daniele Albanese, Leonardo Becchetti, Luigino Bruni, Luana Canova, Carlo Cefaloni, Flavia Cerino, Gabriele Mandolesi, Francesco Naso, Vittorio Pelligra, Luca Raffaele, Giuseppe Riccio, Alessandra Smerilli, Alfredo Sguglio, Ivan Vitali.