Chiara VerdecchiaDIOCESI – Spavaldo ma fragile: non è solo un titolo ma è un ritratto, quello di un adolescente.
Già da tre anni presso il centro giovanile di Ascoli Piceno “l’Impronta” i responsabili si trovano con genitori, educatori ed insegnanti per riflettere su tematiche inerenti all’adolescenza e comprendere meglio come può migliorare il nostro servizio educativo.

Quest’anno il percorso è stato organizzato in collaborazione tra le due diocesi di San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno.
Le relatrici invitate sono state la dott.ssa MariaChiara Verdecchia, pedagogista, formatrice e counselor ( università di urbino), insieme alla dott.ssa Paola Bastarelli, psicoterapeuta.

La prima novità di quest’anno rispetto ai precedenti è stato proprio l’approccio pedagogico, che ha dato all’edizione il numero di 2.0 e non 3.
I responsabili ci informano che: “Abbiamo cercato di rispondere alle domande concrete di coloro che hanno partecipato, fornendo strumenti educativi pratici basati sulla conoscenza fondamentale della vita e delle dinamiche relazionali dell’adolescente.
Il primo giorno è stato quello basato proprio sulla conoscenza del mondo del teenager, del suo non ritrovarsi più nel suo corpo, della sua instabilità, della sua necessità continua di comunicare e di evadere. Abbiamo dato uno sguardo al suo mondo, perché è impossibile educare chi non conosciamo, e non possiamo dare per scontato di ricordare come eravamo noi da adolescenti.
Tolti i giudizi e i pregiudizi ci siamo interrogati su come possiamo e dobbiamo trasmettere i valori e comunicare la passione per la vita ad un adolescente. Il secondo giorno di formazione infatti è stato basato proprio sulla relazione educativa e poi sulla relazione didattica. Imparare ad insegnare, e con questo a trasmettere l’amore, restando sempre in una relazione matura, forte e stabile”.

Vedi le relazioni
spavaldo ma fragile 2014 . 1
spavaldo ma fragile 2014 – 2

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