RIPATRANSONE – Al Cinema Margherita di Cupra Marittima riprendono gli appuntamenti con i Giovedì e Martedì d’Essai.
La serata è organizzata in collaborazione con il Comune di Cupra Marittima.
La rassegna proseguirà fino al mese di marzo e presenterà i seguenti film: Party Girl di Marie Amachouke e Claire Burger;Samuel Theis, Storie pazzesche di Damián Szifron, Io sto con la sposa di Antonio Augugliaro e Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry, Sils Maria di Olivier Assayas, Belluscone di Franco Maresco, Qui di Daniele Gaglianone, Class Enemy di Rok Bicek, I toni dell’amore – Love is Strange di Ira Sachs
Tutte le storie di Piera di Peter Marcias, con Piera Degli Esposti, Lina Wertmüller, Dacia Maraini, Giuseppe Tornatore, Paolo Taviani. Tutte le storie di Piera è vincitore del nastro d’argentospeciale e del Premio Maria Adriana Polo al 31°Torino film festival. L’attrice nel 2014 ha ricevuto diversi premi tra cui: in Campidoglio il premio Personalità Europea 2014, a Siracusa il Premio alla carriera Inda, al Teatro Argentina di Roma il premio Virginia Reiter come migliore attrice italiana.
Piera Degli Esposti “Affermata attrice teatrale, ha recitato per la compagnia del Teatro Centouno con Gigi Proietti e Antonio Calenda ed è stata prima attrice dello Stabile dell’Aquila prima di raggiungere il successo alla fine degli anni ’70 con “Molly cara” di Joyce. Nel cinema ha esordito alla fine degli anni ’60 e nel corso della sua carriera cinematografica ha recitato per alcuni dei più importanti registi italiani come i fratelli Taviani, Pier Paolo Pasolini, Lina Wertmüller e Nanni Moretti. Nel 1980 ha collaborato con la scrittrice Dacia Maraini al libro “Storia di Piera”, ispirato ai fatti della sua infanzia, da cui nel 1983 è stato tratto il film omonimo diretto da Marco Ferreri e interpretato da Isabelle Huppert e Hanna Schygulla. Ha lavorato in diverse produzioni televisive e ha condotto alcune trasmissioni radiofoniche per la Rai. Si è affermata anche come regista di opere liriche. Nel 2003 vince il David di Donatello come miglior attrice non protagonista per “L’ora di religione” di Marco Bellocchio.”
(da http://www.comingsoon.it/)
Peter Marcias “Regista e sceneggiatore nato in Sardegna(1977), è diplomato in regia. Vive e lavora a Roma, ha realizzato numerosi spot, documentari e cortometraggi presentati nei festival nazionali ed internazionali. Le sue opere testimoniano un forte interesse per un cinema legato a tematiche sociali e politiche. Nel 2006 il suo esordio nelle sale con il film collettivo BAMBINI (episodio SONO ALICE) prodotto e distribuito da Gianluca Arcopinto, in concorso al Taipei Golden Horse Film Festival, Giffoni e Lecce. Ha diretto la docu-fiction MA LA SPAGNA NON ERA CATTOLICA? (2007) che ha partecipato in concorso al Festival Internazionale GLBT di Torino, Giornate di Cinema Omosessuale di Venezia, Festival di Madrid, Buenos Aires, Valladolid, e il film UN ATTIMO SOSPESI (2008) che è stato in concorso alla Mostra Internazionale di Cinema di São Paulo ed è uscito nei cinema Italiani, apprezzato da critica e pubblico. Nel 2010 il suo film documentario LILIANA CAVANI, UNA DONNA NEL CINEMA è stato presentato alle Giornate degli autori, nell’ambito della 67° Mostra D’Arte Cinematografica di Venezia. I BAMBINI DELLA SUA VITA, il suo nuovo film, del 2011 è in concorso al 12° Festival Europeo, unico italiano. I suoi film sono distribuiti da Casini Editore e 01 Distribution.
(da http://www.comingsoon.it/)
Tutte le storie di Piera: In un vecchio teatro degli anni Sessanta, l’attrice Piera Degli Esposti ripercorre la sua lunga e straordinaria vita. L’infanzia, il rapporto con la madre, la relazione con Marco Ferreri, le testimonianze di Dacia Maraini, Marco Bellocchio, i Taviani, Giuseppe Tornatore…Le immagini di repertorio si alternano alle interviste per comporre un affettuoso omaggio a una delle più grandi attrici italiane. A Piera Degli Esposti viene conferito il Premio Maria Adriana Prolo 2013 alla carriera. (da www.trovacinema.it)
“È Nanni Moretti a dare di lei la descrizione più efficace: “Una ragazza speciale e un’attrice di talento vero”. Tutte le storie di Piera racconta infatti una donna con l’entusiasmo e l’ingenuità di un’eterna ragazza, che pensa a se stessa “come a una bimba” animata dalla inesauribile “voglia di apprendere”. E proprio nelle parole degli intervistati il documentario trova l’ispirazione per la sua duplice forma filmica: in primis quella di contenitore rigoroso poiché, come dice Bellocchio, “Piera va contenuta in uno spazio nel quale darle un’ampia libertà”. Così, dalla griglia ordinata di testimonianze e reperti che si susseguono in un delicato crescendo, Degli Esposti emerge in tutta la sua esplosiva comunicatività, rendendo evidente, come dice Sorrentino, che “appartiene alla categoria degli inarrivabili”.
La seconda forma filmica è quella evocativa: il dono di Piera Degli Esposti è la capacità di “rimando ad altro” tipica della poesia, che si esprime attraverso le parole dell’attrice, capace di lavorare “come un artigiano” su ogni singolo vocabolo (ma anche su ogni espressione, sullo sguardo fiero e indifeso, sul sorriso devastante, sulla voce a tratti esitante e infantile e poi improvvisamente graffiante o tonante, sulla precisa gestualità forgiata in palcoscenico) con l’intenzione di evocare ancor più che di esprimere. E che si manifesta anche nella capacità di Piera di ispirare a chi la racconta parole poetiche e suscitare in loro emozioni visibili: basta guardare il modo in cui Tornatore e Wertmüller si illuminano parlando di lei, o il sorriso carico di affetto che strappa Moretti alla sua consueta espressione imbronciata.
Marcias lascia che quell’emozione scorra, incanalandola in un format solo apparentemente severo, in realtà animato da quella disciplina teatrale che, a sua volta, ha imbrigliato il talento di Piera dandogli un centro e una direzione costruttiva. Tutte le storie di Piera racconta il rapporto dell’attrice con la madre, sempre in entrata o uscita da un manicomio, che la stessa Degli Esposti aveva descritto in Storia di Piera, diventato anche un film (da lei cosceneggiato) diretto da Marco Ferreri, ed esplora il rapporto amoroso fra lei e Ferreri; parla degli inizi della carriera dell’attrice (compresa la dolorosa bocciatura all’Accademia Silvio D’Amico) e dei suoi successi, dei premi vinti e delle interpretazioni memorabili. Ma l’agiografia lascia ampio spazio alla tenerezza e allo struggimento con cui Piera parla di sé e i suoi estimatori parlano di lei. Soprattutto, lascia l’attrice libera di esprimere la sua originalità di donna e di interprete. Perché, come diceva di lei Eduardo De Filippo, “Chista è un verbo nuovo”.” (Paola Casella– mymovies.it)
Rassegna organizzata dal Centro Culturale “J. Maritain” di Cupra Marittima, in collaborazione con CGS-ACEC “Sentieri di Cinema” (www.sentieridicinema.it), Comune di Cupra Marittima e Regione Marche.
Ingresso unico € 5,00