I contenuti dell’Insegnamento della Religione Cattolica sono facilmente raccordabili con quelli di tutte le altre materie. Nella mia esperienza di insegnamento ho trovato molto utile creare un collegamento con la Storia dell’Arte.
Quando ho iniziato ad insegnare nelle scuole elementari, dovendo parlare a bambini molto piccoli, ero alla ricerca di un metodo che mi aiutasse a comunicare concetti non sempre così semplici. Quando raccontavo gli episodi della bibbia, vedevo che c’era sempre una certa difficoltà nella concentrazione e nel ricordare le storie che avevo spiegato.
Decisi così di farmi aiutare da un supporto visivo. La scuola dove insegnavo era provvista di Lavagne Interattive Multimediali e così fu facile poter raccontare le storie della bibbia attraverso delle immagini artistiche che precedentemente avevo selezionato.
Durante la fase di preparazione delle lezioni, ho dato vita a una sorta di caccia all’immagine più adatta da proporre ai miei alunni. Si trattava di scegliere, fra le tantissime opere d’arte a disposizione, quelle più aderenti al testo biblico. È stato un lavoro arricchente, non solo per i miei alunni, ma anche per me, perché mi ha portato a conoscere uno straordinario patrimonio artistico che troppo a lungo avevo ignorato.
Insegnando a Roma, nella scelta delle immagini, ho cercato di selezionare quelle che gli alunni avrebbero prima o poi potuto ammirare di persona. Anzi, mi venne in mente di proporre immagini che poi avremmo potuto vedere durante una gita scolastica.
Ad esempio dovendo parlare in terza elementare della Creazione, della liberazione degli ebrei dalla schiavitù d’Egitto, ho adoperato i dipinti della Cappella Sistina. Dopo un lungo lavoro durato tutto l’anno, ho portato insieme agli altri colleghi gli alunni in visita ai Musei Vaticani. I bambini non avevano una guida, ma grazie a quello che avevano visto e studiato in classe sono riusciti ad essere le guide di loro stessi!
Non si tratta ovviamente di fare storia dell’arte, per questo gli alunni hanno un insegnante specifico. Si tratta invece di insegnare religione cattolica attraverso un canale visivo. L’immagine, più che la parola, rimane scolpita nella mente degli allievi. Inoltre l’immagine permette di parlare e visualizzare concetti altrimenti inaccessibili a bambini che hanno al massimo 10 anni: sarebbe assai complicato parlare dell’eternità di Dio, invece grazie alla figura con la barba lunga e fluente realizzata da Michelangelo si può almeno provare ad introdurre il discorso.