Il movimento tedesco Pegida (acronimo di Europei patriottici contro l‘islamizzazione dell‘Occidente) ”prende piede in Svizzera”.
Questo l’allarme che lancia il portale cattolico svizzero kath.ch. Partito da Dresda, in Germania nel mese di ottobre, il movimento popolare si fregia dei colori della bandiera tedesca e invita i cittadini di numerose città della Germania a “passeggiare” per le città al ritmo di slogan anti-islamici. Ora anche in Austria, Svizzera e in Olanda il movimento si sta organizzando, cambiando i colori delle bandiere, ma non gli slogan xenofobi. Il movimento radicale viaggia attraverso la rete dove raccoglie migliaia di consensi. Il gruppo svizzero Pegida, costituitosi ufficialmente il 9 gennaio, organizza la sua prima manifestazione per il 16 febbraio prossimo. Il portale cattolico svizzero ripropone oggi una intervista al vescovo tedesco di Magdeburgo Gerhard Feige: Pegida non è “espressione della nostra fede cristiana” anche se i suoi sostenitori passeggiano “con croci nere-rosse-gialle e vogliono salvare l’occidente cristiano: mi sembra invece una cosa macabra”, afferma il vescovo. Per ogni gruppo Pegida che nasce, sorge però anche un gruppo no-Pegida: il profilo Facebook svizzero di Pegida, in pochi giorni sta viaggiando verso quota 3.400 ‘mi piace’, mentre il movimento “No Pegida Svizzera” per “dire no alla xenofobia” ha superato i 4100 sostenitori.
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