Il progetto è finalizzato alla realizzazione di percorsi di formazione che permettano agli studenti di valorizzare e consolidare le competenze già acquisite e costruirne di nuove, favorendo una didattica esperienziale e laboratoriale e privilegiando l’apprendimento rispetto all’insegnamento. Un’aula dotata di una lavagna interattiva, che consentirà ai docenti di personalizzare i percorsi di apprendimento, agli alunni saranno, invece, forniti dei tablet gestibili mediante una rete didattica. Una vera rivoluzione dell’ambiente di apprendimento, dotato di tutti gli strumenti tecnologici idonei: la Lim e il pc, i tablet e supporti HW dedicati per gli alunni.
“Si tratta di un upgrade della didattica – dichiara la Dirigente Scolastica dell’Istituto “Capriotti”, prof.ssa Elisa Vita – necessario alla scuola per ripensare e trasformare l’ambiente di apprendimento e adattarlo allo scenario odierno. Con questi strumenti possiamo insegnare ai ragazzi a governare i linguaggi digitali e fare un uso consapevole degli strumenti tecnologici. La classe 2.0 non abbandona la metodologia tradizionale di insegnamento ma implementa gli strumenti moderni per costruire insieme ai ragazzi un nuovo percorso di conoscenze, fatto di e-book, risorse opensource, tablet, gruppi di lavoro e relazioni online. E’ una metamorfosi digitale che ha lo scopo di avvicinare due generazioni costruendo un ponte di tecnologia sopra il divide generazionale”.
“Questo progetto non consiste soltanto nell’introduzione di nuove tecnologie – spiega il presidente del Bim Tronto, Luigi Contisciani – ma nella vera e propria riconversione dell’intero ambiente scuola, che va dalla riorganizzazione degli spazi e dei tempi dell’apprendimento alla ridefinizione degli obiettivi formativi e del ruolo stesso dei docenti. L’Ente sostiene strenuamente la digitalizzazione della didattica come modo innovativo di investire nella scuola e nel territorio. Vogliamo dare un impulso alla creazione di nuove forme di sapere e nuove modalità di organizzazione delle conoscenze per far sì che i nostri studenti acquisiscano una forma mentis tecnologica, orientata alla consapevolezza delle proprie capacità. Solo così creeremo gli adulti di domani”.