Testimoni oculari, rappresentanti del governo e attivisti per i diritti umani parlano di centinaia di civili uccisi da Boko haram. Un uomo di una cinquantina d’anni ha raccontato i particolari dell’attacco a Baga: “Hanno ucciso tanta gente. Ho visto un centinaio di corpi, poi sono fuggito nella boscaglia. Mentre fuggivamo, continuavano a uccidere”. Chi è riuscito a fuggire ha riferito di numerosi cadaveri nella boscaglia. Secondo un’altra testimonianza, Boko haram ha ucciso indiscriminatamente anche bambini in tenera età e una donna che stava partorendo: “La metà del bambino era già uscita. È morta così”. Boko haram ha ripetutamente preso di mira comunità sospettate di collaborare con le forze di sicurezza. La task force civile congiunta, alleata del governo, e un alto ufficiale dell’esercito hanno confermato confidenzialmente che a volte i militari coinvolgevano la milizia civile in operazioni contro le postazioni di Boko haram. Per questo hanno eliminato casa per casa gli uomini in età da combattimento. Amnesty continua a chiedere a Boko haram di porre fine alle uccisioni di civili. “La deliberata uccisione di civili e la distruzione delle loro proprietà sono crimini di guerra e crimini contro l’umanità e devono essere doverosamente indagate – afferma -. Il governo nigeriano deve prendere tutte le misure legittime per riportare sicurezza nel nord-est del Paese e assicurare la protezione dei civili”.