GROTTAMMARE – “Il coraggio di pochi ha salvato la vita di molti cittadini residenti a Grottammare”. Inizia così il ringraziamento del sindaco Enrico Piergallini ai Vigili del Fuoco intervenuti martedì scorso in Valtesino, dove l’estremo gesto di un disperato aveva messo in pericolo tutto il popoloso quartiere.
Espresso in una lettera indirizzata al Comandante provinciale di Ascoli Piceno, Mauro Malizia, l’encomio mette in evidenza il senso del dovere e la professionalità dei soccorritori e l’importanza della presenza diffusa sul territorio degli apparati dello Stato, per la serenità e la sicurezza dei cittadini.
Di seguito il testo integrale:
“Il coraggio di pochi ha salvato la vita di molti cittadini residenti a Grottammare. Le scrivo per esprimere, a nome dell’intera cittadinanza, l’ammirazione per il senso del dovere dimostrato dalla squadra dei Vigili del Fuoco che con tempestività è intervenuta il 13 gennaio nell’abitazione satura di gas di via Valtesino.
Ho potuto personalmente constatare la gravità della situazione che, se non fosse stata affrontata con estrema attenzione e gestita con un intervento di impeccabile professionalità, avrebbe senza dubbio causato una tragedia senza precedenti per la nostra comunità.
Questa vicenda, seppur dolorosa e sconvolgente, rassicura per la maniera esemplare con cui è stata affrontata; essa lascia infatti in tutti noi la piena consapevolezza della necessità di una presenza diffusa nel territorio del soccorso urgente garantito dai Vigili del Fuoco e ispira una maggiore fiducia negli apparati dello Stato, quando questi sono gestiti e formati con così grande efficienza.
In qualità di Sindaco, interpretando con certezza le intenzioni e i sentimenti dell’intera Città di Grottammare, Le porgo il mio più sentito ringraziamento, pregandola di estenderlo agli uomini coinvolti nell’operazione, ai funzionari tecnici e all’intero Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”.
La vicenda si riferisce alla tragedia sfiorata in Valtesino nei giorni scorsi, dove un anziano residente, prima di togliersi la vita, aveva architettato un piano di distruzione dell’intera palazzina di cui occupava un appartamento, innescando un processo di saturazione di gas nell’immobile. Un progetto di morte che, secondo gli esperti, avrebbe portato conseguenze fino a 500 metri dall’edificio, se i vigili del fuoco non fossero accorsi in tempo e messo in sicurezza lo stabile e l’intera area circostante.
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