PORTO D’ASCOLI – La comunità dell’Annunziata ha accolto il nuovo parroco don Anselmo con due momenti di meditazione e preghiera.
Un cammino iniziato Giovedì 22 gennaio con don Pierluigi che ha aiutato la comunità a meditare e riflettere sull’esperienza che la parrocchia vive in questo momento e sul servizio del parroco, con una particolare sensibilità sia perché don Pierluigi è cresciuto nella parrocchia della SS. Annunziata e per la sua esperienza di parroco.
Proponendo una lettera a un giovane parroco inviata da Paolo (un testo di mons Lambiasi), ha invitato i fedeli a presentare al nuovo parroco la bellezza della comunità come primo regalo da porgere, raccontare il bello che Dio ha seminato, attraverso il cammino di ogni parroco, della parrocchia.
La parrocchia è un dono per il parroco, e questi lo è per la comunità, e insieme, contaminandosi del proprio odore: il pastore delle pecore e le pecore del pastore, occorre saper sorridere di sé invocando il dono della felicità, dono del Risorto. Evitando alcuni rischi come lasciarsi prendere dall’idolatria del parroco, che ha detto don Pierluigi, l’Annunziata è stata educata a non avere, o dalla depressione del contarsi. Una comunità è chiamata insieme al parroco a incarnare la parola di Dio, ad “essere trasparenza del Cristo” ha indicato don Lanfranco, venerdì durante l’adorazione eucaristica, sull’esempio di Maria, patrona della parrocchia.
Di fronte al quadro della Vergine Annunziata, l’adorazione poi si è conclusa con l’ affidamento a Maria e la preghiera di saluto (leggi una preghiera per salutare), velata di commozione di don Gianni, la cui voce si è incrinata ad un certo punto.
Intorno a don Gianni si è stretto l’abbraccio pieno di gratitudine e affetto per questi vent’anni al servizio della comunità parrocchiale, “è stato bello fare passi insieme, grazie di tutto e buona strada” è l’augurio scritto sullo striscione preparato nel salone. Il saluto di tutti è stato espresso in un video realizzato dai giovani, raccogliendo un ciao dalle diverse generazioni che in questi anni hanno camminato e sono cresciute in parrocchia, continuando la strada in una storia che procede, è il cammino della vita cristiana che è sempre proiettato in avanti, il cristiano non si perde a guardarsi indietro correndo il rischio di divenire statue di sale come la moglie di Lot, aveva ricordato don Pierluigi nella sua meditazione. E perché nella strada che si ha da fare c’è ancora molto da fare, don Gianni ha ricevuto in dono un Breviario “un dono interessato, così mi dovrò ricordare di voi nella preghiera ogni volta che lo prego!” ha detto, e una macchinetta fotografica per immortalare, rigorosamente in obbliquo, il nuovo di ogni giorno.