GROTTAMMARE – L’Azione Cattolica di Grottammare in concomitanza con il mese della Pace 2015 ha organizzato per questa sera, venerdì 23 gennaio alle ore 21.15, presso la Sala Papa Giovanni un incontro dal titolo “Non più schiavi ma fratelli”
Durante la serata ci si soffermerà sul messaggio di Papa Francesco per la 48° giornata mondiale della Pace.
Saranno ospiti i volontari della Associazione On The Road che faranno conoscere a tutti i presenti il loro operare e la difficile condizione in cui si trovano tante donne, costrette schiave, sul nostro territorio Piceno e Teramano.
La storia di On the Road si intreccia strettamente con la storia dei suoi volontari. E’dalla passione civile di un piccolo gruppo di persone, infatti, che ha preso avvio l’esperienza di questa associazione, che quest’anno festeggia i suoi 20 anni.
Era il 1990 e da paesi come l’Albania e la Nigeria arrivavano in numero sempre maggiore donne costrette a prostituirsi sulle strade italiane.
La “Bonifica del Tronto” divenne, nel territorio al confine tra Marche e Abruzzo, la “strada” della prostituzione per antonomasia.
Un gruppo di amici, insieme ad alcune religiose della parrocchia di San Giovanni a Colonnella (Te), decisero di andare a vedere che cosa accadeva su quella “strada” e di incontrare quelle ragazze per raccogliere le loro storie, la loro sofferenza e, se possibile, portar loro aiuto.
Grazie a quei primi incontri e poi alla struttura che quei volontari hanno saputo creare, costituendo l’associazione On the Road, molte di quelle ragazze sono riuscite a liberarsi dallo sfruttamento, a trovare un lavoro e a riappropriarsi del diritto a scegliere la propria vita.
Nel corso degli anni quel primo gruppo di volontari è riuscito a creare una struttura organizzata che, grazie al sostegno economico degli enti pubblici, ha potuto garantire anche l’intervento di operatori professionalmente qualificati.
Oggi sono circa cinquanta le persone che lavorano a On the Road per garantire inclusione sociale e assistenza a persone vittime della tratta degli esseri umani ma anche a rifugiati e richiedenti asilo, donne vittime di violenza domestica, persone senza dimora.