MONTEPRANDONE – Per rimettere al centro del lavoro l’uomo, il Movimento Lavoratori di AC, propone un incontro in cui alcuni lavoratori e imprenditori raccontato l’esperienza lavorativa. L’appuntamento è sabato 24 alle 16.30 a Centobuchi, al GiovArti. La scelta della narrazione di esperienze ordinarie di lavoro è stata fatta perché parlare di lavoro significa parlare della vita di ogni giorno, delle preoccupazioni o dei sogni delle persone, dello sviluppo umano e delle relazioni sociali, dell’impegno politico, nel senso di cura della città. “L’uomo è soggetto del lavoro” (Cfr DSC) anche in grammatica ci hanno insegnato che il soggetto è colui che compie l’azione. E i soggetti dell’agire lavorativo sono le persone. Una narrazione quindi per riscoprire che nel lavoro, che ha smarrito la persona assoggettato al mero profitto e al valore economico, la centralità dell’uomo.
“Diritto al lavoro. Opportunità per tutti?!” è il titolo dell’incontro per partire dall’idea che il lavoro è un diritto fondamentale per la persona, e in quanto bene di tutti deve essere disponibile per tutti, sarà raccontata la quotidianità della vita di giovani alla prima esperienza di lavoro, di adulti che si sono messi in gioco come imprenditori, di lavoratrici donne. Giovani e adulti del nostro territorio, della parrocchia che quotidianamente lavorano o lo cercano, investono, scelgono con il proprio lavoro e laboriosità di arricchire il bene comune. Anche perché raccontare la vita fa sentire meno soli e aiuta a riscoprire la dimensione sociale del lavoro, fa emergere la condivisione di un impegno a riscoprire il valore del lavoro che unge di dignità la persona, e il valore della storia come luogo della vita buona, ad avviare magari processi generativi di relazioni e idee intorno al lavoro.
Porterà il saluto della pastorale sociale del lavoro diocesana il direttore Franco Veccia, e le conclusioni sono affidate a Giulio Grazioli che ha una lunga esperienza nel sindacato e nella pastorale sociale. L’amministrazione comunale di Monteprandone ha accolto l’iniziativa ospitandola presso il GiovArti, uno spazio dedicato ai giovani, aperto alla creatività, per chissà ”avviare processi più che possedere spazi” come dice papa Francesco.