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Fedi diverse eppure fratelli

Vivere fianco a fianco nel rispetto, pregare insieme, tendere la mano in segno di pace. Il messaggio, forte e chiaro, a tutta l’Europa, al mondo intero, viene dalla Polonia. Dove lunedì 26 gennaio si svolgerà la quindicesima edizione della Giornata dell’islam, promossa dalla Conferenza episcopale polacca al termine delle celebrazioni ecumeniche della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
La Chiesa cattolica polacca, certamente la comunità religiosa più numerosa, radicata e vivace nel Paese dell’Europa centro-orientale, consapevole del valore del dialogo e dell’incontro tra le fedi, organizza questo appuntamento per costruire “una vera fratellanza tra musulmani e cristiani”. A Varsavia, la liturgia della Parola (con lettura di brani della Bibbia e del Corano) precederà un simbolico scambio della pace tra fedeli delle due religioni.
Il 15 gennaio, del resto, era stato dato nel Paese significativo risalto alla Giornata dell’ebraismo.
I fedeli musulmani in tutta la Polonia sono un’esigua minoranza: 25mila in totale, compresa una delle comunità sunnite più antiche d’Europa, quella dei Tartari polacchi, presenti nella regione di Podlasie.
Prima del momento di preghiera, si terrà all’Università cattolica di Varsavia un dibattito fra esponenti cattolici e musulmani sui temi dello Stato islamico, degli ultimi tragici eventi nel Medio Oriente e a Parigi, e delle reazioni xenofobe in vari Paesi europei.

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