Zenit
Papa Francesco segue “con viva preoccupazione l’inasprirsi degli scontri nell’Ucraina orientale, che continuano a provocare numerose vittime tra la popolazione civile”.
In occasione dell’Angelus, il Santo Padre ha assicurato la propria preghiera “per quanti soffrono” nel paese, rinnovando “un accorato appello perché si riprendano i tentativi di dialogo e si ponga fine ad ogni ostilità”.
Subito dopo due rappresentanti dell’Azione Cattolica Ragazzi (ACR) di Roma, sono comparsi di fianco al Papa alla finestra del suo studio al Palazzo Apostolico.
Rivolgendosi ai ragazzi dell’ACR romana, giunti anche quest’anno in San Pietro per la “Carovana della Pace”, accompagnati dall’assistente ecclesiastico, monsignor Mansueto Bianchi, e dal cardinale vicario Agostino Vallini, il Pontefice ha esortato a “proseguire con gioia il cammino cristiano, portando a tutti la pace di Gesù”.
Sara, una ragazza dell’ACR, ha letto il messaggio a nome di tutto il gruppo: “Noi tutti siamo una squadra di scienziati impegnati in un grandissimo laboratorio, che è il mondo – ha detto la giovane -. Solo lavorando insieme e nel modo giusto e portando a termine i nostri piccoli progetti di pace, possiamo rendere concreto quello universale pensato per noi dal Signore”.
È seguito il lancio in aria dei palloncini, che, come ha sottolineato il Papa, prima di congedare i fedeli, simboleggiano la “pace”. [L.M.]