Lucia ha vissuto un calvario lungo e doloroso, costellato di 15 interventi chirurgici e non ancora concluso. Ma l’orologio della sua vita non si è fermato a quel tragico 16 aprile. Lucia si è alzata dal letto del suo ospedale, ha strappato le bende che coprivano il suo viso e il suo cuore e ha deciso di non morire di dolore ma di vivere per la libertà. Quante volte l’abbiamo sentita raccontare la sua storia. Brava Lucia. Così si fa! Il suo viso oggi ancora segnato dalla folle pazzia di un uomo non è l’immagine di una disfatta, ma il simbolo del coraggio e un messaggio di speranza per tutte le donne.
Perché voltare pagina si può. Anche quando nessuno sa che tu sei morta dentro. Anche quando pensi di non avere la forza di farcela da sola. Lucia Annibali lo ha dimostrato. La vita è più forte di ogni assurdo dolore.