Una razza in via di estinzione, della quale in molti paesi sviluppati non si conserva che uno sbadito ricordo, ma alla quale oggi ha dedicato un’importante sottolineatura Alessandro Fiocchi, responsabile Allergologia dell’ospedale “Bambino Gesù” di Roma, uno dei venticinque autori di un importante lavoro collettivo sulla prevenzione delle allergie e uno dei coordinatori delle linee guida mondiali sulle allergie pediatriche. La prima parte del documento è stata pubblicata sul World Allergy Organization Journal, e se ne è parlato oggi nella capitale alla vigilia del congresso internazionale promosso domani e dopodomani a Roma dalla Wao in collaborazione con il “Bambino Gesù”.
Il 30% della popolazione pediatrica mondiale è affetta da qualche forma di allergia; in Italia lo è il 25% dei bambini, percentuale triplicata in 20 anni. Una buona notizia: gli esperti della Wao dicono che queste allergie possono essere in parte prevenute grazie alla somministrazione di probiotici alle madri in gravidanza (-9%), durante l’allattamento (-15%) e nel primo anno di vita del piccolo.
Che sollievo per milioni di bambini (e di famiglie) la cui qualità di vita è fortemente condizionata – in alcuni casi drammaticamente – da asma, allergie alimentari, dermatiti. Si tratta ora di far passare queste raccomandazioni ai ginecologi e ai pediatri di libera scelta, affermano gli esperti, facendo notare che l’implementazione delle linee guida “con il coinvolgimento dei decisori a livello politico” porterebbe anche a risultati importanti in termini di risparmi per la spesa sanitaria.
Alla “scoperta” dei probiotici si è giunti attraverso l’analisi, secondo il metodo Grade, della letteratura scientifica in materia, e su questo si concentra il documento presentato oggi, ma non può non far riflettere anche la rivalutazione della “vita in libertà” per i più piccoli. Insomma bambini più sani, e certamente più felici… Quasi da premio Nobel.