ACQUAVIVA PICENA – La scrittrice, etnografa e fotografa Raffaella Milandri ha presentato il suo terzo libro dal titolo “In India. Cronache per veri viaggiatori” (Ed. Ponte Sisto), presso la Biblioteca Comunale di Acquaviva Picena. A coordinare la presentazione Mimmo Minuto e l’autrice Maria Elena Mentili. “Raffaella gira il mondo, non come turista ma come fotografa “umanitaria” – ha sottolineato Mimmo Minuto – per passione e per cercare quelle cose di cui noi poco sappiamo, quei particolari dei popoli che noi non conosciamo“.
La scrittrice Maria Elena Mentili, alla terza presentazione del libro, ha detto:”Con questo ultimo libro la Milandri si conferma ancora una volta autrice di grandi doti, capace di raccontare viaggi esternando emozioni e riuscendo anche a tenerci sul filo del rasoio, perché è un libro veramente avvincente con situazioni ed episodi molto forti, si racconta di bambini, di una realtà difficile, ma è stata anche l’occasione per dispensare consigli ai viaggiatori“.
Raffaella Milandri è stata in India per ben sei volte. Non ha viaggiato nell’India “turistica” ma in posti dove si è trovata ad affrontare situazioni a volte pericolose, arrivando a conoscere alcune delle 13 tribù che ancora vivono allo stato primitivo. Per fare questo bisogna avere una certa preparazione e la scrittrice parte da alcuni consigli basilari:”Viaggiare da soli è una esperienza bellissima, ma bisogna essere preparati. Innanzitutto è importante vaccinarsi, per esempio la malaria non è una leggenda metropolitana e i pericoli sono reali. Bisogna sempre informarsi, prima di partire, su siti come Viaggare Sicuri del Ministero degli Esteri e, possibilemente, se si va un po’ all’avventura, lasciare sempre il proprio nominativo all’ambasciata, lasciare una traccia di dove si va e dirlo a parenti e amici. Se si vuole ridimensionare il budget bisogna saper ridimensionare i comfort: si può cercare un albergo decoroso e pulito, si può mangiare anche con poco, basta adeguarsi alla cucina locale e assaggiare quello che mangiano tutti. Bisogna ovviamente viaggiare comodi, con l’abbigliamento giusto che può avvicinarci di più alle persone del posto, adeguarsi ed entrare in sintonia con il loro spirito“.
La scrittrice parla anche di turismo ‘responsabile’:”L’India non è una zona particolarmente pericolosa ma è vastissima, ci sono persone buone e persone cattive, come in tutto il mondo, ci vuole molta attenzione, soprattutto nelle zone turistiche che, per assurdo, sono le zone più pericolose. Il turista attira l’attenzione di maleintenzonati. In un villaggio dove non c’è il turismo non ci sono bambini che chiedono l’elemosina a differenza dei posti frequentati dai turisti, che ai bambini danno l’idea che si possa vivere anche senza andare a scuola o senza lavorare, quindi non bisogna dare soldi. Questo vuol dire praticare un turismo ‘responsabile’“. La Milandri ha spiegato che se si vuole aiutare i bambini lo si deve fare attraverso organizzazioni, ecc…perché in questo modo non si va ad alimentare il loro sfruttamento da parte dei genitori che invece di mandarli a scuola li mandano ad elemosinare o lo sfruttamento da parte dei bambini più grandi facendo diventare la strada un territorio dove c’è la legge del più forte. Un altro aspetto fondamentale nel turismo responsabile è il non contaminare con il nostro senso occidentale la vita delle popolazioni del posto, o, meglio, stare attenti a far vedere un comportamento che poi va in ogni caso ad intaccare la morale di chi viene a contatto con noi.
Si è parlato anche della condizione delle donne e a tale proposito la Milandri ha detto che essere donna è difficile in molti paesi ma lo è ancor di più in India per via del retaggio culturale legato alla dote. Esiste il feticidio femminile nelle campagne e le bambine non vengono curate così tanto come i figli maschi; in India c’è una percentuale inferiore di donne rispetto agli uomini, in uno Stato, in particolare, è del 60%: 60 donne ogni 100 uomini, un dato che non può essere naturale.
Infine la scrittrice ha voluto, anche, essere testimone dello sfruttamento di una zona dell’India, una miniera di Bauxite da cui si ricava l’alluminio, da parte di una multinazionale; lo sfruttamento dell’enorme giacimento ha provocato l’inquinamento dell’aria e dell’acqua della zona con gravi danni per la salute, molte persone sono morte di tumore della pelle. I cittadini indigeni hanno chiesto di documentare questa ingiustizia profonda e hanno chiesto di divulgare perché l’unico modo per aiutarli è quello di informare.
La Milandri, che ha appena avuto cinque pagine dedicate a lei su Tex, ha deciso di donare diverse collane di fumetti alla Biblioteca Comunale di Acquaviva Picena, gesto che consentirà di aprire una sezione di fumetti a disposozione dei ragazzi locali.
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