Demetrio Ferri manifestava in ogni momento la sua gioia di vivere e, in qualunque parte del mondo si trovasse accanto alla moglie Samuela Isopi nei trasferimenti imposti dalla sua carriera diplomatica, era sempre pronto a rispondere alle richieste di collaborazione che gli giungevano dalla sua amata terra sambenedettese.
E’ anche grazie al suo intervento, ad esempio, che questa città è riuscita ad avviare relazioni in campo turistico e commerciale con un mondo vastissimo e complesso come quello russo.
Dal suo punto di osservazione privilegiato guardava con affetto alla sua terra e faceva di tutto per imporla all’attenzione degli ambienti internazionali che frequentava. Ma non aveva mai reciso i legami con le origini, e le pubblicazioni dedicate alla lingua e alla terra di Porto d’Ascoli sono la testimonianza più bella di questo amore mai venuto meno. Oggi queste considerazioni appaiono struggenti, ancor più se si pensa al contributo che Demetrio avrebbe potuto dare alle celebrazioni per gli 80 anni dell’aggregazione di Porto d’Ascoli a San Benedetto.
A Samuela e a tutta la famiglia vadano le condoglianze più sincere e l’abbraccio forte di tutta la città.