E’ iniziato ieri a sud, con anticipo sui lavori per la bella stagione il reimpianto delle palme su vari tratti del lungomare cittadino. Oggi pomeriggio, il lavoro proseguirà da Viale Colombo: in totale 85 esemplari di Washingtonia filifera andranno a colmare i vuoti lasciati da altrettante Phoenix Canariens divorate dal coleottero.
Le opere di messa a dimora e la fornitura degli esemplari sono curate da un gruppo di vivaisti grottammaresi (Brutti Nicola Vivai, Antonio Marconi Eredi, Eredi di Emidio Marconi e Piante Santori Vivai) che aveva accettato di collaborare con l’amministrazione comunale offrendo uomini, mezzi e piante, dopo un proficuo percorso di condivisione del problema punteruolo avviato agli inizi di dicembre con tutti gli imprenditori florovivaistici, da parte dell’assessorato alle Attività produttive-Vivaismo di Lorenzo Rossi.
Quello in corso è il secondo ma più consistente reimpianto di palme attuato sul territorio comunale, dopo la messa a dimora di 50 nuove Washingtonia nel 2013, sempre sul lungomare.
Per quanto riguarda il quadrilatero urbano del centro, la scelta rimane stabile sull’Arancio: in questa fase, il “vuoto” delle palme di via Cairoli verrà colmato con 7 giovani aranci, creando un anello di congiunzione tra via Sisto V – già arredata ad aranci qualche anno fa – e via Marconi – con gli aranci che hanno sostituto le palme sul lato est della scuola –, passando per piazza Fazzini e via Marconi. L’idea è di conservare la storicità di Grottammare, anticamente Città degli Aranci (la pianta è riprodotta anche nello stemma comunale).
“E’ l’esito di un programma concertato con i vivaisti del territorio che si sono dichiarati disposti a collaborare con il comune per migliorare il nostro lungomare – fa notare il sindaco Enrico Piergallini – L’attaccamento alla città di queste persone ha consentito di abbassare sensibilmente i costi per la realizzazione del progetto”.
La fornitura comprensiva di manodopera costerà al Comune 15.800 €. Le opere sono coordinate dall’assessore alla Qualità urbana, Stefano Troli, che insieme al suo staff ha deciso di affiancare alle maestranze private anche due giardinieri comunali a proseguimento di un precedente lavoro preparatorio di rimozione delle ceppaie delle palme morte.
Anche la scelta sulla qualità delle essenze rimpiazzabili è stato momento di riflessione nei vari incontri del confronto pubblico-privato in atto a dicembre, alla verifica dei dati annuali sulla lotta al punteruolo rosso elaborata dall’agronomo comunale Elisa Mauro e presentata ai vivaisti dall’assessore alla Sostenibilità ambientale, Daniele Mariani. Tra le varie opzioni, la palma americana è risultata l’essenza che dava più garanzie di resistenza nei confronti del coleottero.
“Con questo intervento – aggiunge il primo cittadino – ripariamo in parte ai danni causati dal punteruolo rosso, responsabile di aver impoverito non poco il nostro lungomare. Accanto a questa azione cercheremo di reperire le risorse necessarie a rendere più sistematici e, speriamo, efficienti i trattamenti delle palme, per proteggerle dal coleottero. Non sarà facile, le risorse saranno minori anche quest’anno ma tentare tutto il possibile è doveroso”.