La Pro Loco di Candelara, in collaborazione con l’Ente Carnevalesca di Fano, ha il piacere di invitare la cittadinanza e gli appassionati d’arte a partecipare alla conferenza del giornalista Paolo Montanari sul tema “Il Carnevale: mito e simbolo nella pittura di Alberto Savinio e Giorgio De Chirico’’ che si terrà mercoledì 11 febbraio 2015, alle ore 17.30, presso la Sala del Capitolare dell’ex-convento della Chiesa di Sant’Agostino (via Vitruvio, 9), gentilmente concessa gratuitamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e dall’Archeoclub di Fano. Inoltre prenderà la parola il professor Alberto Berardi, uno dei massimi studiosi del Carnevale in Italia.
L’incontro culturale è un evento collaterale alla mostra “Carneval È Arte”, allestita presso la Sala del Capitano di Candelara, a cura di Lorenzo Fattori. La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Pesaro, del Comune di Fano, del Comune di San Giorgio di Pesaro, delle città di Marino, Venezia, Viareggio, Urbino e del Consiglio di “Quartiere n. 3 delle colline e dei castelli”.
Montanari nell’incontro analizzerà, nell’opera dell’artista poliedrico Savinio, il passaggio della concezione pittorica legata alla figura classica e la trasformazione in forme astratte che spesso si possono identificare anche con i costumi mitologici e simbolici che sono divenuti anche il patrimonio culturale del Carnevale; esso, oltre ad avere una valenza ludica, presenta un patrimonio storico-culturale ed antropologico secolare.
La relazione proseguirà con un’analisi dei personaggi metafisici di De Chirico; in realtà non sono altro che burattini anonimi, che però nella loro struttura architettonica e pittorica, acquistano un aspetto esistenziale, con le inquietudini presenti nell’uomo contemporaneo. Verrà evidenziato come il mito, inteso come nella concezione greca, possa ricongiungersi alla satira romana, che è l’antesignana delle “festes” che ebbero prima con i romani, e dopo nel Medioevo, una funzione non solo ludica ma anche religiosa. La contemporaneità ha voluto abbandonare i significati innati del Carnevale, il passaggio dalla vita alla morte, perché oggi non si vuole pensare all’iter esistenziale e lo si vuole travalicare. E allora anche gli interventi ludici e satirici, forse l’ultimo baluardo di una democrazia europea consunta, rischiano di scomparire e rimanere come i personaggi di De Chirico, nella profonda solitudine.
La conferenza è ad ingresso gratuito. Per maggiori informazioni si può consultare il nostro sito web: www.candelara.com.
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