DIOCESI – Il 10° anniversario della morte del Servo di Dio don Luigi Giussani (22 febbraio 2005) e il 60° di Comunione e Liberazione vengono ricordati con Messe presiedute da cardinali e vescovi in Italia e nel mondo, secondo questa intenzione: «Nel X anniversario della nascita al Cielo di don Giussani e nell’imminenza dell’incontro con il Santo Padre a Roma [7 marzo], chiediamo al Signore la grazia di vivere fino in fondo l’invito di papa Francesco a “preservare la freschezza del carisma… rinnovando sempre il primo amore… sempre sulla strada, sempre in movimento, sempre aperti alle sorprese di Dio”»
Nella nostra diocesi Sua Eccellenza Mons. Carlo Bresciani presiederà la S. Messa il giorno 24 febbraio la alle ore 19.15 presso la Chiesa di S. Agostino a Grottammare, secondo la seguente intenzione.
In vista dell’udienza concessa da papa Francesco a tutto il movimento per fare memoria di don Giussani e della nascita di CL, don Julián Carrón (presidente della Fraternità di CL) ha scritto una lettera nella quale sottolinea:
«Tutti noi siamo stati educati a riconoscere nella figura di Pietro il fondamento della nostra fede. “Il volto di quell’uomo [Gesù] è oggi l’insieme dei credenti, Corpo misterioso, chiamato anche ‘popolo di Dio’, guidato come garanzia da una persona viva, il Vescovo di Roma” (don Giussani). Siamo contenti di potere esprimere al successore dell’Apostolo tutta la nostra devozione e la nostra gratitudine per come sostiene la nostra fede, ogni giorno, con la sua continua testimonianza e attraverso il suo magistero così pertinente alle sfide del presente. (…) Più mi tuffo in queste riflessioni e più il mio pensiero va a don Giussani − che ci ha educato a guardare il Papa per questa sua rilevanza unica nella nostra vita −. Con il trascorrere degli anni cresce la gratitudine che sentiamo per il dono della sua persona, della sua testimonianza e della sua dedizione totale nell’accompagnare ciascuno di noi affinché potesse diventare sempre più maturo nella fede. È così che ci ha trascinati a Cristo, rendendoLo sempre più affascinante, fino a farLo diventare la Presenza più cara nella nostra vita. (…) Come non trascorrere questo decimo anniversario della sua morte traboccanti di gratitudine verso di lui, per averci introdotto a una pienezza del vivere che senza di lui non ci saremmo neanche sognati! Che la sequela al carisma che ci ha affascinato possa diventare in noi sempre più fedele passa attraverso la nostra sequela al Papa e ai Vescovi uniti a lui (…) per poter continuare a vivere sempre di più il carisma che ci ha afferrati, affinché si possa compiere lo scopo per cui lo Spirito lo ha suscitato in don Giussani: rendere presente in ogni periferia (…) il fascino di Cristo, la Sua attrattiva unica, attraverso la materialità della nostra esistenza».