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FOTO A tu per tu con Ilaria Nepa di “Mamma Gufo e i suoi gufetti”

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – I tempi, si sa, non sono dei migliori e le notizie che decine di attività commerciali ogni giorno, purtroppo, sono costrette a chiudere i battenti sono sempre più insistenti. Tuttavia, esiste ancora qualcuno che oggi, pur avendo il vento contro, decide di cambiare rotta e intraprendere un nuovo viaggio, di percorrere la via dell’ottimismo, armato di coraggio e buona volontà, e di aprire, dunque, una nuova attività. E’ il caso questo di una giovane donna di Villa Mattoni di Sant’Egidio alla Vibrata, Ilaria Nepa, la quale, essendo mamma di due bambine, ha pensato di combattere la crisi aprendo proprio un negozio d’abbigliamento interamente dedicato ai più piccoli.

Ilaria, ci racconti come è nata quest’idea.
Tutto è iniziato quando sono diventata mamma. In passato io mi occupavo della vendita online di articoli da regalo e bomboniere ma col passare del tempo l’attività diventava man mano sempre più complessa: la gestione dei corrieri e gli orari troppo variabili rendevano esiguo il tempo che potevo dedicare alla mia famiglia. Già allora infatti sognavo di aprire un negozio che mi potesse garantire orari ben definiti e dal 21 novembre dello scorso anno il mio desiderio è diventato una realtà.

Come mai ha scelto di presentarsi sul mercato con questo settore?
La mia scelta deriva dall’esperienza acquisita negli anni. Ho capito che tra le cose a cui non si rinuncia, neanche in tempi economicamente difficili, sono i prodotti per i bambini. Inoltre, conosco bene i desideri e le difficoltà delle mamme, essendo anche io una di loro. Per questo ho cercato di andare incontro alle loro esigenze, cercando innanzitutto di concentrare in un unico posto tutto il necessario per il bimbo e scegliendo poi prodotti e linee che ho usato anche io e che quindi conosco bene. Non volevo procedere a tentoni ed era questo il settore in cui mi sentivo maggiormente sicura.

Quali sono i prodotti che il suo negozio offre?
Ho scelto innanzitutto di diversificare l’offerta: qui le mie clienti possono trovare prodotti di puericultura leggera, due linee di cosmesi – una più commerciale e l’altra più naturale, interamente biologica -, la linea di abbigliamento IDO per bimbi e bimbe dai 0 ai 10 anni, una reparto dedicato all’intimo e uno al primo corredino. La cosa più ricercata e per cui adesso lavoro tantissimo sono le confezioni di pannolini e prodotti vari che realizzo a mano nelle forme più originali: torte, culle, carrozzine fatte interamente di cartone e pannolini, specialmente quelli della linea biologica che sono di pura cellulosa e non hanno subito trattamenti.

Come mai ha scelto come sede Sant’Egidio alla Vibrata e come è stata la risposta iniziale del paese?
Dopo un’attenta analisi di mercato, è emerso che qui mancava un negozio simile. All’inizio avevo pensato ad Ascoli Piceno perché forse avrebbe potuto offrirmi un bacino di utenza maggiore ma alla fine la scelta si è rivelata giusta perché la risposta è stata buona, grazie anche al favorevole periodo di apertura, prossimo al Natale, dove l’afflusso è stato davvero intenso, nonostante la concorrenza pericolosa dei tanti centri commerciali della zona.

Quali sono gli aspetti positivi e gli aspetti negativi di questo lavoro?
Sicuramente, è stato positivo il fatto di poter tornare a lavorare a contatto con la gente dato che il lavoro svolto da casa era meno piacevole e meno stimolante. Di contro, i figli, abituati alla mia presenza costante, soffrono un po’ la mia mancanza; inoltre, non è stato facile per me all’inizio entrare in una nuova ottica di gestione: per quest’attività, tra affitto e magazzino, le spese sono sicuramente superiori rispetto a prima…

La sua è stata una scelta un po’ controcorrente, per non dire audace..cosa l’ha convinta a fare questo passo?
Ho pensato che forse il momento davvero giusto non sarebbe mai arrivato… quindi ho scelto il mio momento. Se si crede a priori che non esista possibilità di un futuro migliore, costruirlo diventerà quasi impossibile. Non rischiare significa scegliere di regredire.

Quale consiglio si sente di dare a chi come lei vorrebbe intraprendere una nuova attività commerciale ma è ancora timoroso?
Il mio consiglio è quello di buttarsi e tentare di costruire qualcosa anche in piccolo, cercando però di scegliere un settore particolare e in espansione che sappia resistere anche alla crisi. Il trucco sta nella scelta giusta: puntare su qualcosa di cui si ha bisogno ma che ancora non c’è.

Quali sono i suoi progetti progetti futuri?
Vorrei allargare la mia attività, ampliare cioè il settore della cosmesi e della puericultura, anche con piccoli accessori per tutti i giorni, e coprire l’abbigliamento fino ai 15 anni, pur curando maggiormente nel dettaglio la fascia d’età compresa tra 0 e 36 mesi, visto che per quelle superiori la concorrenza è di gran lunga maggiore.