Di Michela Galieni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Esattamente un anno fa nasceva in cielo l’anima candida di Emanuel Tiengo che dopo una lunga ed estenuante malattia, ha lasciato i suoi cari alla tenera età di 4 anni e mezzo.
La famiglia, esempio di grande forza spirituale, ha voluto ricordare Manuel con una S. Messa celebrata presso la Chiesa Sacra Famiglia di Ragnola dal parroco Don Francesco Ciabattoni, a cui è seguita l’ora di adorazione Eucaristica.
Tantissime le famiglie con rose colorate in mano, i bambini con i palloncini rossi, compagni di asilo di Emanuel, e tanti parrocchiani della SS Annunziata che si sono stretti intorno al ricordo di Emanuel ed all’affetto sincero per lui, mamma Monia, papà Gilberto e Denis.
Sono le parole di mamma Monia a far vibrare le corde del cuore.
“E’ appena trascorso un anno dalla nascita in cielo del mio angelo Emanuel, il primo marzo alle 4.40, nella stessa ora in cui 4 anni prima era nato. Il tempo è trascorso, a volte scandendo attimi di prova e di dolore, a volte volando velocemente, insieme al nostro pensiero che ogni ora, ogni istante, ogni attimo di ritrova accanto allo spirito del nostro bambino.
A distanza di quel tempo di grande dolore, solo ora, dopo la partenza della mamma di Don Francesco, posso testimoniare che quegli attimi in cui la sua candida anima di bambino lasciava il suo corpo terreno per raggiungere il Paradiso nelle braccia di Maria, sono stati attimi fondamentali per affrontare questo anno, animati dalla Speranza.
In quei momenti, grandi sono state le emozioni, abbiamo invocato in maniera intima e solitaria lo Spirito Santo d’Amore e di Pace ed abbiamo chiesto preghiere di sostegno ai nostri amici, alle persone vicine. Le nostre preghiere erano tante, e forti. Abbiamo sentito e continuiamo a sentire la comunione nell’intercessione dell’Amore di Gesù. Si è accesa in noi quella Speranza per la quale aspettiamo la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci all’aiuto della grazia dello Spirito Santo per meritarla e preservarla.
Ciò può accadere solo con la preghiera solitaria e comunitaria; per questo quando mi chiedono come riesco ad affrontare tanto dolore, racconto che la preghiera del rosario dona davvero la pace del cuore, oltretutto gratis, senza ausilio di dottori e psicologi.
La Speranza ci ha fatto affrontare anche la perdita del nostro papà ad appena 4 mesi di distanza dal distacco di Emanuel, ma con l’unità della famiglia siamo riusciti a trasmettere la serenità ai nostri bambini. A loro abbiamo spiegato che il nonno ed Emanuel ora giocano insieme in Paradiso.
Lo Spirito Santo ha agito su di noi anche nel farci incontrare questa Parrocchia della Sacra Famiglia, guidata da don Francesco. L’incontro è stato uno di quelli che cambia la vita. Tutta la comunità ci ha sostenuto economicamente nel periodo che abbiamo trascorso a Genova, organizzando un piccolo spettacolo realizzato proprio in questa chiesa dai bambini e dai ragazzi del catechismo, dai genitori che si sono coinvolti e che hanno dato il loro contributo operoso oltre che economico, da tutti coloro che, sensibilizzati dalla nostra esperienza, hanno donato qualcosa senza che ci conoscessimo.
Fissa nella riva del Paradiso. Questo ci sussurra Emanuel con la sua voce di bambino più pura del vento che ci guarda con lo sguardo più puro dell’azzurro del cielo e di un raggio di stella.”
Una mongolfiera di cuori rossi lanciata, nello spazio blu della notte chiude un anno di dolore e di amore, ma apre alla speranza, alla condivisione ed alla carità.
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