DIOCESI – Oggi ho avuto il piacere di conoscere Manuela, una giovane laureata piena di idee originali e amante del riciclo, pagina fb, leggi la precedente intervista
– Francesca, creatrice di Pax Lab

Che percorso di studi hai intrapreso prima di iniziare a lavorare?
Il mio percorso di studi  non è molto attinente a quello che faccio. Sono laureata in lingue e attualmente sto proseguendo i miei studi frequentando corsi e master sempre in tale ambito. In passato però ho lavorato molto con i bambini e mi sono sempre sentita a mio agio con loro.

Come è nata l’idea di questa nuova attività?
L’idea è nata perché improvvisamente ho realizzato che tante volte nella mia vita mi sono ritrovata a dover animare compleanni, organizzare feste e adii al nubilato e in tutte queste occasioni avevo sempre voglia di proporre cose nuove! Ho capito che l’unico modo per non annoiare la gente e accattivare la loro attenzione è quello di creare dei prodotti personalizzati, fatti ad hoc per ogni singolo evento. Infatti i risultati erano sempre ottimi e, dall’altro lato, io mi divertivo tantissimo ad ideare giochi, sorprese e oggetti particolari.

Quando è iniziata l’attività?
L’attività è iniziata da poco ufficialmente. Da sempre creo degli oggetti, ma prima di qualche mese fa non pensavo che potessero essere venduti alle persone. Poi, insieme ad un’amica che mi aiuta, abbiamo deciso di aprire una pagina facebook e vedere se effettivamente il nostro”progetto” era fattibile o meno.

Descrivimi la tua attività
L’attività principale è quella di creare oggetti di vario genere con materiale di riciclo (scatole, bottiglie…) o naturale (legno, conchiglie…), tuttavia utilizziamo anche altri materiali come feltro, pannolenci. Inoltre organizziamo sorprese per feste varie, ad esempio ci è capitato organizzare due addii al nubilato.

Quali sono gli aspetti positivi e negativi di questo lavoro?
Il primo aspetto negativo è che non può essere considerato un lavoro. Io lo faccio per passione, perché mi piace vedere come può “risorgere” un prodotto che invece andrebbe nella spazzatura. Fa uno strano effetto vedere il lavoro ultimato! La stessa sensazione ce l’ho quando organizzo sorprese e vedo le persone soddisfatte e felici. Quindi diciamo che questi  aspetti positivi sono un po’ astratti! Quello che è più tangibile è poter creare un oggetto secondo le esigenze del cliente, personalizzarlo come più si preferisce.

Dove si possono acquistare i tuoi prodotti?
Abbiamo una pagina Facebook chiamata “Cucù”. Inoltre cerchiamo di pubblicare annunci su vari siti o gruppi, ma il contatto diretto è la nostra pagina Facebok che aggiorniamo, inserendo tutte le nostre realizzazioni.

Quali sono i tuoi progetti futuri in ambito lavorativo?
Come ho già detto, io studio da sempre lingue, ma tra le mie passioni ci sono anche i bambini, quindi sarebbe perfetto fondere le due cose. Allo stesso tempo, però, non voglio rinunciare a dare libero sfogo alla creatività perché penso che sia un fattore essenziale per le persone. Le cose che realizzo o organizzo non sono così tanto assurde o complicate, ma le persone pensano di non essere in grado o di non avere tempo. Beh, io ho tutto il giorno pieno di impegni e la sera (a volte anche la notte) creo i miei prodotti, nella speranza di poterli condividere con più gente possibile perché questo genere di cose non deve essere minimizzato. Io credo molto in noi giovani perché, anche se oggi le speranze a livello lavorativo sono poche, noi cerchiamo di rimboccarci le maniche dando vita a cose che molti giudicano improbabili. Cucù è il mio modo di reagire, di non rimanere passiva e lo stesso è per tanti ragazzi che ogni giorno lanciano invenzioni, mettendosi in gioco e per questo vanno valorizzati!

 

 

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