GROTTAMMARE – Lo scoglio di San Nicola e l’habitat che lo accoglie sono in attesa di essere identificati come Sito di importanza comunitaria. La proposta di riconoscimento è partita nei giorni scorsi all’indirizzo del Servizio Ambiente e Agricoltura – PF Aree protette della Regione Marche per l’avvio della procedura di costituzione del SIC Costa del Piceno-San Nicola a Mare”.
Il progetto che era precedentemente agganciato all’analoga richiesta del vicino comune di San Benedetto del Tronto per la Riserva naturale Sentina – ma ritenuto non ammissibile per via della distanza dei due luoghi non confinanti – torna attuale in un recente accoglimento della giunta comunale.
La zona presa a riferimento nella proposta di SIC corrisponde all’area litoranea immediatamente a nord dell’abitato cittadino, dove cade la linea immaginaria del 43° parallelo e dove i resti di un’antica frana che si staccò dalla falesia retrostante sono diventati il punto di riferimento di un ecosistema interessante per qualità di flora e di fauna. La scogliera di San Nicola, appunto, da cui l’intitolazione del progetto che gli uffici regionali dovranno valutare per poi inoltrare al Ministero competente. Il sito in esame corrisponde al tratto identificato nel piano del Parco Marino del Piceno come zona di tutela integrale (tipo A): “In questo modo – fa notare l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Daniele Mariani – iniziamo a lasciare tracce tangibili del nascente Parco Marino. Un’opportunità, tra l’altro, utile per intercettare fondi europei ad hoc per valorizzare queste particolari aree“.
L’area misura 46 ettari di superficie per una lunghezza di circa 300 metri lungo la linea di costa fino a 600 metri verso il mare e sarebbe meritevole, secondo la proposta del Servizio Tutela ambientale, di essere salvaguardata per una serie di caratteristiche dell’habitat qualificato da organismi raramente presenti nel bacino adriatico. Si tratta di Mitili e Sabellaridi che svolgono funzione di biorimediazione delle acque, rimuovendo particelle di materia organica e microrganismi: “Gli scogli affioranti, come lo scoglio di San Nicola ed altri a questo vicini, presentano lati inclinati e anfratti che permettono lo sviluppo di comunità dominate da filtratori, quali spugne, idrozoi e ascidie – si legge nella nota scientifica che accompagna la richiesta di riconoscimento – Si noti che il substrato roccioso naturale presente nel sito in località Frana di San Nicola rappresenta uno dei pochi, nel suo genere e peculiarità, nella costa adriatica italiana”.
“La proposta di riconoscimento rappresenta la volontà di affermare un turismo di qualità – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – in attesa che il Parco marino del Piceno diventi una realtà”.
Ad oggi sono stati individuati da parte delle Regioni italiane 2314 Siti di Importanza Comunitaria –SIC (95 sono marchigiani), 367 dei quali sono stati designati quali Zone Speciali di Conservazione e 610 Zone di Protezione Speciale (ZPS). All’interno dei siti Natura 2000 in Italia sono protetti complessivamente: 131 habitat, 89 specie di flora e 111 specie di fauna (delle quali 21 mammiferi, 11 rettili, 16 anfibi, 25 pesci, 38 invertebrati) ai sensi della Direttiva Habitat; circa 387 specie di avifauna ai sensi della Direttiva Uccelli.