Presente anche don Roberto Traini come direttore dell’ufficio Diocesano Vocazioni.
E’ stata l’occasione per indicare ai nuovi direttori i compiti e le vie di impegno della pastorale vocazionale: parole chiavi sono state generatività e la sinergia con le pastorali, prima di tutto quella giovanile e quindi anche quella familiare. L’attenzione della pastorale è quella di promuovere la vita come vocazione, partendo quindi dal positivo per impostare la pastorale vocazionale, non il conteggio delle vocazioni di speciale consacrazione, ma l’accompagnamento nel discernimento di queste nel contesto di tutte le vocazioni della vita cristiana chiamata alla santità.
Una pastorale è stato sottolineato, generativa perché si fonda su una fede generativa, non statica ma dinamica che genera appunto alla vita e al Si al Signore.
Impegni che la pastorale diocesana delle vocazioni assume attraverso una piccola equipe con don Roberto: suor Concettina delle Concezioniste, suor Graziana delle Clarisse, i coniugi Bettoni rendono questo servizio vocazionale.
Il prossimo impegno proposto è il 25 marzo la veglia regionale con mons. Frisina a Loreto e in diocesi in occasione della giornata mondiale di preghiera per le vocazioni ci sarà anche una veglia il 23 aprile, in cui verrà rilanciata una tradizionale e bella esperienza diocesana che è quella del monastero invisibile: una rete di persone che pregano per le vocazioni.