“Mentre gli operatori del settore umanitario rischiano la loro vita per fornire assistenza, milioni di siriani restano senza aiuti, non solo a causa dei combattimenti e del peggioramento della situazione, ma anche per mancanza di fondi e di ostacoli burocratici”, ha aggiunto Hearn. Le organizzazioni umanitarie chiedono agli stati membri delle Nazioni Unite e ai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, di passare urgentemente dalle parole ai fatti, assicurando la piena attuazione delle risoluzioni. “Nell’ultimo anno abbiamo assistito a una totale mancanza di azione sia delle parti in conflitto che dei governi, i quali invece avrebbero dovuto usare tutto quanto era in loro potere per porre fine crisi umanitaria gravissima. Una risoluzione ONU che non trova applicazione non serve a niente a una madre che non sa più cosa dar da mangiare ai propri figli”, ha osservato Andy Baker, che coordina la risposta di Oxfam alla crisi siriana. “Le potenze mondiali devono smettere di alimentare il conflitto, aumentare gli aiuti per far fronte ai bisogni più immediati della popolazione e spingere le parti in conflitto a trovare una soluzione politica. La Russia, gli Stati Uniti e altri Stati hanno l’influenza politica e diplomatica necessaria per mettere in pratica quanto stabilito nella risoluzione; non c’è più tempo da perdere”, ha concluso Baker.