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Il cardinale Parolin ha ammonito contro “i piccoli idoli che vogliono prendere il posto di Dio: il miraggio della ricchezza facile, la perdita del senso del bene e del male, l’indifferenza, l’andare in chiesa solo per tradizione, sentirsi cattolici quasi per identità etnica, ma poi vivere senza senso, senza scopo, senza direzione. Vivere da egoisti, come se Dio non ci fosse. Onorarlo con le labbra, ma non con il cuore”. E a proposito della Chiesa: “Non lasciatela anche se è piena di peccati e qualche volta vi delude – ha esortato – in essa batte il cuore di Cristo!”. Il cardinale ha poi richiamato i giovani, che della comunità ecclesiale sono il futuro, a un impegno concreto e sincero in tutte le sfere della propria vita. Ha voluto, inoltre, ricordare loro che Dio è “la nostra” forza quando siamo fragili, che è più forte dei nostri peccati e ci ha salvato per grazia, non per i nostri meriti: “Voi siete il tabernacolo vivo di Dio – ha aggiunto – non profanatelo mai”. Infine, il segretario di Stato ha riportato un pensiero di Papa Francesco per i bambini e la sua carezza, uno per uno: “Sentite l’amore di mamma e papà e pensate che Dio vi ama ancora più profondamente”. Ai genitori, invece, un’ammonizione: “Ricordatevi che i bambini vi guardano, che il vostro amore li fa vivere e li riempie di pace, mentre il cattivo esempio li rende tristi e può distruggere le loro vite”.