SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In prossimità delle festività pasquali, mercoledì 24 e giovedì 25 marzo, il Vescovo Carlo Bresciani si è recato all’Ospedale Civile “Madonna del Soccorso” per celebrare la S. Messa per tutti i pazienti e il personale della struttura ospedaliera.
“Nell’esegesi del Vangelo Gesù è il Figlio di Dio, rivela la sua vera identità e ci esorta a credere: se non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati.
La nostra salvezza è credere che Gesù è il Figlio di Dio. Non basta credere, bisogna chiedersi a che a cosa si crede: la strada è credere che Gesù è il Figlio di Dio, in Lui possiamo ricevere il perdono dei peccati.
Egli parla della croce, della sua morte. Se vogliamo conoscere veramente Gesù non possiamo scavalcare la croce, non possiamo passare subito alla resurrezione: egli è il Crocifisso risorto, dunque dobbiamo entrare fino in fondo nel mistero della croce!
Dio ci libera dalla schiavitù interiore, quella del peccato, attraverso la croce, perché essa è l’amore senza fine, che non si lascia mai toccare dal male. Nella croce Dio resta.
Quando noi avremo imparato ad amare come Dio ama, saremo salvi, perché avremo raggiunto la libertà che solo Egli ci può donare. Solo Dio, che è amore, ci libera per l’amore. Questo è esattamente il Crocifisso: conoscerete chi io sono, se capirete quale grande amore Dio ha per voi e quale grande amore io, figlio di Dio, io stesso Dio, ho per voi… Ecco la vera salvezza, ecco cosa significa amare.
Solo l’amore supera il peccato. Dio è amore, che perdona, e perdonando ci risana, ci rende capaci di amare. Credere è la via verso la salvezza. Se non impareremo ad amare come Lui non ci libereremo dal peccato, che è la schiavitù peggiore.
Contemplare la croce significa guardare cosa significa amare…Crediamo in Gesù! E’ proprio questo che il Signore ci vuol donare nella Pasqua! ”
Prima della conclusione della celebrazione P. Gabriele Di Nicolò e P. Silvano Nicoli, ringraziando Mons. Bresciani e tutti i presenti, hanno colto l’occasione per consegnare una targa di ringraziamento a Padre Angelo, storico cappellano dell’ospedale rivierasco, per il servizio svolto negli anni passati e che continua a svolgere, alla veneranda età di 92 anni, come cappellano “emerito”.
Infine, Mons. Bresciani ha voluto incontrare tutti i pazienti dell’ospedale, parlare e pregare ognuno di loro, pregare con ognuno di loro e lasciare qualche piccolo dono. E’ stato un momento intenso, autentico, cristiano.
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