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Sacra Sindone: già 850mila prenotazioni

Zenit, Luca Marcolivio

A poco meno di un mese dall’apertura dell’ostensione straordinaria della Sacra Sindone, le prenotazioni per il pellegrinaggio a Torino sono già numerose, tuttavia ancora non è possibile fare una stima di quelle che saranno le presenze totali, dal 19 aprile al 24 giugno, nel capoluogo piemontese.

A colloquio con i giornalisti accreditati alla Sala Stampa Vaticana, monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, si è detto ottimista: “Già abbiamo più prenotazioni rispetto alle altre ostensioni – ha detto il presule -. Quando all’inizio di ogni ostensione ci viene fornito un numero, di solito poi quel numero triplica…”.

Intervenendo in conferenza stampa, il vicesindaco di Torino, Elide Tisi, ha parlato di 850mila prenotazioni, di cui il 10% dall’estero, e del contributo di 4500 volontari.

“L’attenzione che il Santo Padre riserverà alle fasce più deboli della popolazione, alle persone che necessitano di particolare attenzione – ha commentato il vicesindaco – è un segnale per tutti, per accorgerci di chi ci sta accanto e fa più fatica”.

A questo proposito Tisi ha ricordato che per i disabili sarà riservato un giorno in esclusiva – il mercoledì – e che per l’ostensione, hanno garantito il loro impegno istituzionale, nelle varie forme, il Comune di Torino, la Città Metropolitana (ex Provincia) e la Regione Piemonte.

Il tema scelto per l’ostensione straordinaria è L’Amore più grande. Questa frase evangelica (cfr. Gv 15), “ci presenta la passione e morte di Gesù, Colui che ci ha dato la vita”, ha spiegato Nosiglia a colloquio con i giornalisti.

“Quando oggi si parla di donare o amare – ha proseguito – spesso si fa riferimento a servizi o dei beni materiali. Dare la vita significa però un’altra cosa, significa dare il cuore, dare la propria interiorità, dare se stessi, non è fare un’elemosina ma mettere in gioco la nostra persona e la nostra vita a favore dei poveri, dei bisognosi e delle persone in difficoltà”.

Parlando nello specifico dell’ostensione, il presule ha osservato che “il pellegrinaggio a Torino ha caratteristiche sue proprie, che non si riscontrano in altre tipologie”.

Non si tratta di “un viaggio ai Luoghi Santi, né alle tombe dei martiri” e nemmeno di “un itinerario alla riscoperta di apparizioni o miracoli” ma piuttosto di “un viaggio insieme comunitario e interiore, un ‘pellegrinaggio dentro se stessi’, che ha il suo culmine nell’incontro con l’immagine dell’Uomo dei Dolori”.

Quest’anno i pellegrini malati e i loro accompagnatori avranno a disposizione nuove strutture di ospitalità, sul modello degli accueil di Lourdes, realizzate appositamente per l’ostensione, in collaborazione con il Sermig, il Cottolengo e la Asl Torino1. “È un modo concreto di accogliere le persone con maggiore difficoltà, e un segno di ‘fraternità’ che vogliamo sottolineare a tutti”, ha detto ancora Nosiglia.

Il percorso che i fedeli dovranno seguire per raggiungere il Duomo e avvicinarsi alla Sindone è lungo 850 metri e quasi completamente coperto. Il punto di accoglienza e accesso sarà in viale Partigiani, poi i pellegrini attraverseranno i Giardini Reali alti e la manica nuova di Palazzo Reale, l’area della pre-lettura per la preparazione alla visione del Telo (proiezione di immagini con dettagli del sudario) prima di entrare nella cattedrale e potersi fermare qualche minuto davanti alla Sindone.

In allestimento anche altri servizi come il bookshop ufficiale dell’ostensione in piazza Castello all’angolo con via Palazzo di Città (funzionerà anche come centro per prenotazioni in giornata) e le penitenzierie che troveranno posto nelle chiese del Corpus Domini e dello Spirito Santo e in una tensostruttura posizionata in piazza San Giovanni (quest’ultima disporrà di confessionali attrezzati per l’accesso dei disabili).

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche don Roberto Gottardo, Presidente della Commissione diocesana per la Sindone, che ha presentato la Guida alla Sindone per i pellegrini, che non fornirà solo informazioni pratiche per l’evento dell’ostensione, né riporterà particolari approfondimenti scientifici, quanto soprattutto sottolineerà “il significato della proposta delle Ostensioni della Sindone in generale ed in particolare di questa del 2015, in occasione del Bicentenario della nascita di don Bosco”.

Redazione: