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Torna la tradizione del Venerdì Santo a Monteprandone

Di Michela Galieni

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MONTEPRANDONE – Rivive nel centro storico di Monteprandone la processione del Cristo Morto nella sera del Venerdì Santo (dalle ore 21:00) che dal 1859 ininterrottamente, percorre le vie dell’incasato medioevale dove hanno sede i musei dei codici di San Giacomo della Marca, di arte sacra, la casa natale di San Giacomo e l’imponente chiesa parrocchiale di S. Nicolò.

Il corteo processionale introduce la Croce e i simboli della passione, le sette parole dette da Gesù, le vergini vestite di bianco, le pie donne con i loro lamenti, le ragazze con le sette spade, la banda musicale, le autorità religiose e civili, la statua di San Giovanni, la bellissima e preziosa statua della Madonna Addolorata.

L’elemento artistico di maggior pregio è la splendida bara realizzata nel 1847 a misura delle rue paesane dall’ebanista Sante Morelli, incaricato dalla Confraternita della Pietà e della Morte, con al suo interno la preziosa statua lignea del Cristo Morto realizzata dall’artista Emidio Paci.

Nel 1851 Tito Boccachiodi provvide all’indoratura e nel 1855 con il velluto, le stoffe, le frange e d’argento, i cuscini e i fiocchi si completò l’ornamento della stupenda bara. La spesa fu considerevole, 200 scudi romani.

Nel 1859 la bara uscì per la prima volta in processione coinvolgendo cittadini e fedeli accorsi dai paesi limitrofi. La bara, lungo il percorso processionale, viene, ancora oggi, portata a spalla da squadre di quattro portatori vestiti di nero, che si alternano lungo il tragitto.

Il corteo processionale conta oltre 300 figuranti: tutto il paese è coinvolto in un’atmosfera resa ancor più suggestiva dall’illuminazione delle fiaccole.

A coordinare la processione il Parroco, Don Gianluca Pelliccioni, coadiuvato dal comitato dei deputati del “Cristo del Morto”.

A Centobuchi si conferma l’iniziativa delle parrocchie Regina Pacis e Sacro Cuore. Partendo dalla Piazza dell’Unità a partire dalle ore 21:00, si arriva davanti alla chiesa della Regina Pacis per poi risalire Collegioioso dove verrà rappresentata la crocifissione.

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