La Colletta del Venerdì Santo coinvolge tutta la Chiesa e tutte le comunità cristiane nel mondo. Ciò che viene raccolto è devoluto in gran parte alla Custodia di Terra Santa e il restante alla congregazione delle Chiese Orientali. Grazie alle offerte della colletta è possibile sostenere sia l’attività pastorale e di salvaguardia dei luoghi sacri, ma soprattutto sostenere le comunità di cristiani. I Francescani, soprattutto, si occupano di sostenere le famiglie cristiane che vivono disagi economici, sociali per la complessa situazione politica, un ruolo importante è il sostegno alle scuole cristiane anche come luoghi per costruire dialogo e conservare l’identità cristiana.
In questo momento drammatico che tutta la regione del Medio Oriente sta vivendo, è tanto più significativa la colletta proprio nel giorno della memoria della dolorosa passione di Cristo. Si esprime così il sostegno e la vicinanza attraverso la preghiera e gesti concreti a queste comunità che subiscono le conseguenze di conflitti e patiscono grandi sofferenze, in quello che papa Francesco ha chiamato l’”Ecumenismo del sangue”. La situazione è davvero drammatica: sono milioni gli sfollati che fuggono dalla Siria e dall’Iraq dove continuano i conflitti e le persecuzioni, migliaia vengono accolti nelle parrocchie e nelle scuole del Patriarcato Latino. I cristiani in Terra Santa sono minoranza, circa l’1 per cento della popolazione e tentati di lasciare la loro terra. Una presenza cristiana in Medio Oriente in pericolo e che quindi diminuisce tragicamente se non si danno segni di speranza e vicinanza.
In alcune delle nostre comunità parrocchiali si organizza questa colletta. In alcune è un’attenzione ripresa negli ultimi anni. Ma “sarebbe bello se ogni comunità parrocchiale della nostra diocesi nella celebrazione della passione di venerdì prossimo potesse organizzare questa colletta al fine di garantire alla Terra Santa il sostegno necessario per le esigenze della vita ecclesiale ordinaria e per tutte le diverse necessità.”