L’incontro, infatti, è stata l’occasione per fare il punto sulla preparazione: si tratta di attrezzare l’interno della cattedrale per consentire lo scorrimento di centinaia di migliaia di persone, ma anche di predisporre tutti i servizi di accoglienza fino all’accesso all’area del Duomo. Così c’è un piano per i bus dei pellegrini (già annunciati oltre 12mila) e una minuziosa mappa per tutti i servizi collegati all’accoglienza, dalle chiese disponibili per Messe e confessioni fino alle mostre e iniziative culturali sparse un po’ in tutta la città. Ci sarà anche, per esempio, un’“edizione straordinaria” della Passione di Sordevolo, una sacra rappresentazione dove tutti gli abitanti di questo Comune del Biellese sono impegnati a recitare o organizzare il ricordo dei giorni decisivi che precedono la Pasqua.
Il cantiere del Duomo, come si vede nella foto di Eleonora Borinato, riguarda però soprattutto la preparazione della “macchina” che dovrà ospitare la Sindone; una teca lunga circa 5 metri entro cui si depositerà il Telo.
I visitatori già prenotati a oggi sono 892mila, altri si aggiungeranno durante l’Ostensione stessa anche se rimane molto difficile azzardare una previsione sul numero complessivo (nel 2010 si superarono i 2 milioni). Ieri mons. Nosiglia ha ricordato che la preoccupazione per la sicurezza non è motivo per fermare il pellegrinaggio a Torino, che rimane un “viaggio di pace”, e anzi un modo per testimoniare concretamente la volontà di respingere ogni logica di violenza.