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Volontari diocesi “Rubrica dal carcere”: anzichè farci scontare la pena rinchiusi, potremmo essere “utilizzati” diversamente

DIOCESI – Prosegue la nostra “rubrica dal carcere” leggi i precedenti articoli curata dai volontari della nostra diocesi.

Oggi mi è capitata tra le mani una cartolina di Foce degli anni 50.
Non ci sono mai stato in questo piccolo paese di Montemonaco, ma le cronache delle settimane passate hanno parlato molto di questo paese, i pochi cittadini che vivono lì erano rimasti bloccati dalla neve.
Immagino le persone che vivono lì con tanti problemi che ha causato la neve.Ho desiderato essere lì per poter essere di aiuto,anche semplicemente per tenere compagnia alle persone anziane sole.
Penso che noi detenuti, anzichè farci scontare la pena rinchiusi in quattro mura,potremmo essere “utilizzati” per servizi sociali.
Molti rifiuti vengono differenziati per poi essere riutilizzati siccome noi detenuti veniamo definiti”rifiuti della società”perchè non possiamo essere riutilizzati per riscattare i nostri errori?             G..

Quasi tutti i giorni ascolto “ radio aut”, è un’emittente che mi piace molto, perchè tutti i radioascoltatori
sono come una famiglia.Sono entrato anch’ io a farne parte. Non ho la possibilità di telefonare,e l unico mezzo che ho per comunicare con loro sono le lettere,che il direttore G.  Guardabassi legge in diretta. Grazie a questa radio ho avuto la possibilità di conoscere persone nuove .Alcuni radioascoltatori mi scrivono per tenermi compagnia. Sapere che qualcuno che non mi conosce mi saluta per radio ,non mi fa sentire solo in questo momento difficile .Ringrazio di vero cuore tutto il cast della radio e tutti i radioascoltatori.                     G.

Guardando queste foto mi piace il paesaggio, la montagna le case vecchie. Mi fa venire in mente di fare una gita con mia moglie e mia figlia perchè c è aria fresca e neve.
Mi piacerebbe fare una passeggiata a cavallo con le mie donne,addentrandoci nei sentieri nevosi e non tornare più. Penso a quanto può essere antico questo paesino, alla  storia che ha avuto,  mi affascina pensare alle leggende che sono legate alla montagna,streghe ,maghe e folletti.

Mi chiamo Vejsel,e come tanti altri,sono ristretto in questo istituto per una sventura…..
Un mese fa è stato l’otto marzo ed è la festa della donna, tutti noi o quasi la domenica otto marzo avremmo desiderato trascorrere questa giornata con la propria compagna,anche se,io penso che non bisogna aspettare l’ 8 marzo per dedicare una giornata di festa alla donna. Io, quando sto con la mia compagna,mi impegno in tutti i modi per farla sentire sempre speciale e unica come se fosse tutti i giorni un l’8 marzo. Certo ci sono alti e bassi come in tutte le coppie, ma ciò non ci fa allontanare,ma rafforzare il nostro rapporto. Anche se mi trovo ristretto qui ,lei non mi ha abbandonato, anzi è l unica persona che mi sta molto vicino,mi dà coraggio a superare questa brutta esperienza lontano da lei. Spero di uscire presto da qui per regalarle il resto dei miei giorni di vita, perchè lei è la mia vita.

Tanti auguri amore mio sei unica e speciale per me. V.

Oggi mi vengono presentate delle cartoline che raffigurano bellissimi paesaggi di montagna.Tra queste ce ne sono alcune in bianconero. Ho da subito associato questi paesaggi alla festa della donna, perchè è caratterizzata dalla pianta della mimosa, un fiore appunto che cresce spontaneo ma che ha una nobile finalità:festeggiare la DONNA. Lo scrivo in maiuscolo per dargli l’importanza che merita e basterebbe per renderne l’idea che tutti siamo figli delle donne.
Mi vengono diverse associazioni tra il paesaggio e la donna,penso al potere di entrambi,un monte irto innevato pieno di insidie difficile da scalare,posso associarlo alla donna di carattere,impenetrabile. I paesaggi fioriti di primavera ti contagiano la gioia nel cuore,come la donna che ti vuole bene,come la mamma quando ti abbraccia che ti avvolge con il suo calore.
Anche il paesaggio ti avvolge con i suoi colori ed il sole.
Voglio chiudere dicendo: viva la donna viva il paesaggio.
T.

Ho visto una cartolina di foce di Montemonaco. Sullo sfondo c’è “lo scoglio del lago” e ci sono delle casette isolate in una conca. Immagino di essere lì con mia moglie e mio figlio, poter fare delle belle escursione a cavallo e dei bei picnic. Mi piace stare a contatto con la natura,poter respirare aria pulita,non inquinata dallo smog della “civiltà moderna”.
Rimarrei in silenzio per sentire il canto degli uccellini e sentire il vento tra gli alberi.
Insegnerei a mio figlio il rispetto per la natura, e  lo aiuterei a riconoscere ogni animale  e lo vedrei felice e meravigliato.
Aiuterei mia moglie ad accendere il fuoco a cucinare per poi mangiare all’aperto.
Potremmo rilassarci sotto un albero a pancia all’insù,guardare insieme il cielo infinito,le nuvole cambiare forma a seconda del vento e fantasticare su cosa potrebbero essere.
Potrei scambiare dei gesti di affetto con la mia compagna per poi  giocare a calcio con mio figlio,perchè lui va pazzo per il pallone.
Mi auguro che tutto questo possa al più presto avverarsi per far sì che  non sia solo fantasia.
L.

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