DIOCESI – Prosegue la rubrica con il GRIS diocesano.
Le domande possono essere inviate alla mail: gperottib@libero.it
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Domanda: “Qualche giorno fa mi ha fermato una coppia di Testimoni di Geova e tra le cose mi hanno detto, ne ricordo una sola, in quanto mi ha un po’ sconvolta. Ma è vero che Gesù non è morto in croce, ma su un palo?”
Il GRIS risponde: “Non so se lei sa che la dottrina dei Testimoni di Geova (TdG) è completamente diversa da quella Cristiana Cattolica. È un errore considerare i TdG cristiani, in quanto i Cristiani credono sia alla divinità di Gesù che alla Trinità, articoli di fede negati dai TdG. Infatti, oltre alla Trinità, alla divinità di Gesù, noi cattolici crediamo anche che lo Spirito Santo è persona divina, crediamo alla sopravvivenza dopo la morte e quindi alla sorte (inferno, purgatorio e paradiso) perché crediamo che la persona non è solo fatta di materia, ma possiede anche l’anima immortale. Questi articoli di fede sono TUTTI negati dalla dottrina geovista. Per questo quando sentiamo dire dalle persone che tra le due dottrine (cattolica e geovista) non c’è differenza ci deve far riflettere e ci dovrebbe stimolare ad approfondire la nostra fede.
Le differenze sono tantissime non posso elencarle tutte perché come ho già scritto tra queste due FEDI NON C’È NULLA IN COMUNE. Comunque cerco di rispondere al tuo interrogativo.
È vero i Testimoni di Geova negano la Croce, cioè che Gesù sia stato crocifisso. Ma la morte in croce di Gesù è una verità conclamata:
a) essendo stato condannato dai romani (Mt 27,26-27.31), fu seguito il modo di crocifiggere dei romani, infatti i giudei eseguivano le condanne a morte con la lapidazione (cf. caso di Stefano diacono At. C. 7). Molte sono le testimonianze di antichi scrittori cristiani (cf. I Testomini di Geova, di G. Crocetti, Ancora Milano, terza ed. 1989, pp. 163-165).
b) I TdG rappresentano Gesù crocifisso ad un palo con le mani trafitte da un solo chiodo (cf. Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca p. 170). Ma questa loro immagine non è conforme al passo biblico di Gv 20,25 che parla di chiodi delle mani, infatti Gesù crocifisso ha le braccia aperte, non sopra al capo, una sull’altra con un solo chiodo che penetra tutte e due le mani come l’immagine del loro libro sopra citato. “Nel passo di Gv 20,25 Tommaso dice “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi…”. Anche nel passo di Mt 27,37 possiamo costatare la non conformità dell’immagine contenuta nel testo Potete Vivere… a p. 170 che raffigura la scritta “Questi è Gesù, il re dei Giudei”sopra alle mani e non sopra al capo come è scritto nel Vangelo di Matteo: “Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: «Questi è Gesù, il re dei Giudei»”
c) Per noi cristiani cattolici la croce e il crocifisso sono simboli della redenzione compiuta da Cristo. È il simbolo dell’amore di Cristo che ci ha amatati tanto da dare la vita per noi, per la nostra salvezza. Il crocifisso riproduce plasticamente questo messaggio.
Con Paolo crediamo che “la parola della croce, infatti, è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio” (1Cor 1,17-18).
Se lo desidera può chiedere un appuntamento, scegliendo l’orario e il giorno più comodo per lei, possiamo così approfondire in modo più scientifico l’argomento.