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“A Paolo VI si devono il felice esito del Concilio Vaticano II”

“A Paolo VI si devono il felice esito del Concilio Vaticano II, con un imponente sforzo di riforma, e un deciso impegno per una sua efficace e non lenta attuazione, pur a fronte di molte difficoltà”.
Fulvio De Giorgi, docente di Storia della Pedagogia all’Università di Modena e Reggio Emilia, è autore di un’ampia ricerca sulla figura di Giovanni Battista Montini (1897-1978), sfociata nella pubblicazione di una biografia (“Paolo VI. Il papa del Moderno”, Morcelliana, 2015): dalla giovinezza nell’ambiente cattolico bresciano al periodo romano, quando fu assistente della Fuci e lavorò in Segreteria di Stato; dall’episcopato milanese al pontificato. “La ricerca muove da due presupposti”, spiega De Giorgi al Sir. “Da una parte, vuole riscoprire e rivalutare la figura e il pontificato di Paolo VI, oggi ‘schiacciato’ (sia nella considerazione popolare sia nella valutazione storiografica) tra Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, quasi fosse un inverno tra due primavere: si sostiene invece la centralità di Paolo VI per capire, sul piano storico, sia Roncalli sia Wojtyla”.

Dall’altra parte, l’autore ritiene “che con il pontificato di Papa Francesco (che ha voluto la beatificazione di Montini), si apra per la Chiesa cattolica una stagione in cui molte intuizioni, sensibilità, stili pastorali montiniani possano avere una significativa attualità”. Il volume viene presentato a Milano lunedì 13 aprile, presso la Sala San Satiro, piazza Sant’Ambrogio 15 (ore 18), su iniziativa di “Città dell’uomo”.

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