MONTALTO DELLE MARCHE – Nella mattinata di Sabato 18 aprile, la Comunità cristiana del capoluogo montaltese ha ricevuto la gradita visita del nostro Vescovo Carlo, che, mantenendo una seppur ancora breve ma significativa tradizione, ha voluto rendersi presente nella Parrocchia di Santa Maria Assunta per il secondo anno consecutivo, in occasione del periodo pasquale, per visitare la Casa di Riposo “Avvocato Galli”, e poter celebrare la Santa Messa per gli ospiti della stessa struttura, che è al tempo stesso una Casa di Riposo per gli anziani del territorio comunale e non solo (raccogliendo persone anche dai Comuni limitrofi, finanche a quelli costieri), e una Residenza protetta, secondo le disposizioni dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale.
L’accoglienza del Vescovo si è fatta nella recente ed ampia struttura veranda, dove erano raccolti già dalla prima mattinata alcuni degli ospiti semi-autosufficienti, i quali hanno a lui mostrato, con l’aiuto dell’operatrice lì presente, alcune delle attività ricreative che normalmente svolgono nella quotidianità, per mantenere viva l’attenzione e la ricchezza di persone ancora capaci di trasmettere, attraverso piccoli lavoretti manuali, l’espressione della loro personalità e l’intensità del loro estro. Intorno alle ore undici, accompagnati tutti gli ospiti nell’ampio refettorio, dove era stato predisposto per bene un altare per la Celebrazione eucaristica, iLa gradita presenza del nostro Pastore a Montalto ha rallegrato la mattinata di preghiera e di festa.e alcuni membri della giunta e del Consiglio comunale. Nell’omelia si è soffermato, partendo dalla significativa Liturgia della Parola del giorno, sul fatto della corresponsabilità della e nella Comunità cristiana, dove non può e non deve essere sempre e solo il presbitero a curare ogni aspetto, trascurando poi necessariamente quello che gli è proprio, e sulla Fede nel Cristo Signore, che non è per noi una presenza aleatoria e disincarnata, quanto piuttosto una relazione imprescindibile e autentica di cui riempire le giornate , anche quelle più difficili e solitarie. La visita agli ospiti allettati nelle camere e il pranzo conviviale con i membri del Consiglio direttivo hanno poi coronato la bella mattinata primaverile vissuta nella preghiera e nella fraterna vicinanza ai fratelli infermi.
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