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Leggi le prime due interviste a: Matteo PagnoniDavid e Mattia del duo Progettoparallelo

Oggi ho avuto il piacere di intervistare quei quattro “pazzi” dei  TEMAPERNONA, ecco cosa mi hanno raccontato i componenti del gruppo:
David: Voce e Chitarra
Alessandro: Voce e Chitarra
Gianluigi: Basso
Antonio: Batteria

Iniziamo questa intervista con un riferimento alle origini. Come vi siete avvicinati alla musica?
La musica per noi non è un elemento astratto. La musica rappresenta più che altro un luogo reale, una bolla. Finché ci sei dentro puoi fluttuare quanto vuoi e sentirti leggero. Ognuno di noi ha scelto la propria bolla per sfuggire alla realtà. Oggi tutti si prendono troppo seriamente.

Qual è stato il fattore X che vi ha spinti a suonare?
La voglia di esprimersi. Nel mondo della musica oggi prevale il soliloquio. Ma finché le cose puoi cantarle oltre che dirle, hai un asso nella manica.

Quando e come è nato il gruppo?
Il gruppo nasce nel 2009 da due cervelli completamente devastati dal nonsense. Da allora è mutata in vari modi, ma i cervelli fondatori restano gli stessi.

Avete tratto ispirazione da qualche gruppo famoso?
Non esattamente. Più che altro non crediamo ci sia attualmente sul mercato una band da cui attingere, viste le varie sfaccettature della nostra psiche.

Perché questo nome?
Nona è un racconto di S.King che parla di follia. “Tema per” sono due parole casuali di uso comune. Saremmo potuti essere anche gli “Autoimmuni per Nona”, ma Temapernona ha la sonorità giusta!

il vostro è solo un hobby o un vero e proprio lavoro?
Il nostro è un vero e proprio lavoro e proprio per questo motivo, non viene retribuito. Quest’ultimo dettaglio lo porta ad essere simile a molti altri lavori degli ultimi decenni. Per sopravvivere ognuno di noi si occupa anche d’altro.

Il vostro ricordo più bello legato al gruppo?
Probabilmente tutti i primi minuti dei live. Quando la gente prende posto e tu accordi lo strumento.

Invece, l’esperienza più brutta?
Quando accordi lo strumento e ti accorgi che non c’è nessuno che prende posto. In quel caso accordi, accordi… in casi estremi esci dal locale e inviti i passanti ad entrare.

Oggi tutti filmano e fotografano i concerti con gli smatphone per poi condividere tutto sui social. Cosa ne pensate come artisti delle recenti evoluzioni di internet? Mi riferisco alla possibilità di raggiungere in modo semplice e veloce milioni persone ma anche ai rischi legati alla privacy o alla pirateria.
La pirateria c’è da sempre e ci sarebbe comunque anche senza i social. Non si può pensare a un mercato della musica senza evoluzione, altrimenti venderebbero ancora i grammofoni. A dirla tutta, se qualcuno copiasse o commercializzasse illegalmente un nostro EP, lo inviteremmo a bere.

Progetti per il futuro? Parlatemi di un sogno, una speranza o un progetto
Futuro immediato, far uscire il terzo EP dei Temapernona a cui lavoriamo da mesi, Achillina. Poi continuare con i live e il contatto col pubblico, la cosa migliore. Intanto, vi invitiamo a seguirci sulla nostra pagina facebook Tema Per Nona!

E per finire… il vostro rapporto con la Fede?
Essendo una band, il rapporto con la Fede è soggettivo e andrebbe “scavato” singolarmente. Per offrire una risposta generica, diciamo la nostra band si divide in due grosse bolle, le stesse di cui sopra. Alla fine, qualsiasi sia la vita della bolla, il risultato è il medesimo, scoppia. Cosa accade ad una bolla che scoppia poi… ecco quello è tremendamente soggettivo.

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