DIOCESI – È partito il 15 aprile il giro per incontrare le equipe di pastorali giovanili diocesane e regionali di tutta Italia. Don Michele Falabretti e don Calogero Maranello (rispettivamente responsabile nazionale di PG e aiutante di studio) stanno passando in rassegna tutto il territorio italiano da nord a sud, per organizzare incontri di verifica sull’ultimo convegno nazionale di PG a Brindisi e consegnare i sussidi di preparazione alla GMG di Cracovia.
Il 20 e 21 aprile, dopo la tappa inaugurale di Verona, i due esuberanti sacerdoti sono arrivati a Loreto. Nella giornata di lunedì 20 c’è stato un primo momento di confronto sul convegno di Brindisi, tenuto da don Michele. Il verbo “progettare” è stato il filo conduttore del suo intervento: “progettare” inteso «come capacità di leggere la storia, di intuirne le direzioni; come sapienza che discerne e senza paura suggerisce delle scelte; come coraggio di trovare strade e percorrerle».
«Progettare è far sì che i pensieri precedano le azioni – ha continuato don Michele – per essere liberi di costruire relazioni che diano tutta l’attenzione necessaria ai volti e alle persone. Lo dobbiamo riconoscere: la pastorale giovanile in Italia è sempre stata preceduta dalle azioni, più che dai pensieri e dai progetti; all’inizio è stata la sua forza, ma ora non può più essere così. Dobbiamo riconoscere che la richiesta dei vescovi, fatta vent’anni fa, che in ogni diocesi ci fosse una pastorale giovanile “organica, intelligente, coraggiosa” non ha ancora visto una sua vera realizzazione, perché ci si fida troppo delle azioni, perché non si ha mai il tempo di fermarsi e pensare a ciò che si è fatto e si farà. Uscire sì, dunque, e fino alle periferie, ma sapendo perché si cammina, a fare cosa e chi deve fare cosa».
L’improvvisazione non piace a don Michele, che preferisce di gran lunga tenere in tasca le proprie ricchezze e virtù per tirarle fuori al momento opportuno. «È tempo di chiedere a un ufficio di pastorale giovanile di scoprirsi come sostegno alla promozione di cammini educativi, dove la responsabilità è condivisa e diffusa nei territori: questo permette di coinvolgere davvero le ricchezze di un territorio, imparando a compiere una regia attenta, sollecita, fraterna, generosa e generativa, capace di mettere in rete e redistribuire talenti e risorse. Questa frase – sottolinea don Michele – racchiude il senso del lavoro dell’ufficio di pastorale giovanile».
Nella giornata di martedì 21 aprile invece si è parlato nello specifico della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si svolgerà a Cracovia dal 26 al 31 luglio 2016. Don Michele e don Gero hanno presentato il sussidio per il pellegrinaggio della Madonna di Loreto e del crocifisso di San Damiano, due simboli che i giovani italiani portano nel mondo fin dalla GMG di Buenos Aires del 1987. Questo sussidio fornisce un’occasione di preparazione proprio in vista della GMG, poiché contiene preghiere, approfondimenti, letture che si potranno utilizzare per personalizzare e arricchire il proprio pellegrinaggio o semplicemente per comprendere il perché della scelta di questi due simboli così importanti, soprattutto per noi marchigiani. Il crocifisso e la Madonna di Loreto stanno già viaggiando in tutta Italia e saranno nelle Marche dall’8 al 27 febbraio 2016.