Riflessione di Ilaria Iorio, gruppo Scout San Benedetto del Tronto 3
SCOUT – Quanto volte l’avremo letto tra gli scritti di BP, quante volte l’avremo sentito, ma soprattutto quante volte l’avremo usato e “strausato”, per incoraggiare i nostri ragazzi, per aiutarli, per dare loro fiducia, per farli sognare, per farli “puntare in alta”, per farli osare e per insegnare loro a non demordere dinanzi alle difficoltà perchè con l’impegno ed il lavoro di squadra tutto si può fare, e che, addirittura, nemmeno una sconfitta è da ritenersi un fallimento, perchè è proprio da questo che bisogna, rialzandosi, ripartire e fare del proprio meglio…. per non parlare poi della condivisione, della correzione fraterna, del provare sentimenti, di non aver paura di questi sentimenti…
Quante riunioni di staff, di comunità capi, pattuglie di zona, regionali, weekend metodologici e campi di formazione per cercare di imparare a leggere i loro sogni, cogliere le loro esigenze ed aiutarli a “guidare la propria canoa con la pagaia al posto dei remi”..
ma ci ricordiamo che prima di tutto è la nostra testimonianza la cosa che davvero conta?
Sappiamo guidare la nostra canoa con la pagaia, sappiamo sognare, sappiamo lavorare per raggiungerlo il nostro sogno, sappiamo provare emozioni, sappiamo lasciarci guidare dalle emozioni e dai sentimenti, sappiamo porre il nostro onore nel meritare fiducia, sappiamo sorridere e cantare anche nelle difficoltà, sappiamo essere felici e fare la felicità degli altri, ma soprattutto, nelle nostre vite di adulti, di lavoratori, di mamme, padri o fidanzati, nel nostro lavoro, nelle nostre amicizie sappiamo dare davvero un calcio all’IMpossibile?
Facciamo nostre le parole di Ghandi: “Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.”