Come noto, nel periodo marzo – giugno 1944, sul territorio della provincia di Ascoli Piceno nelle frazioni Pozza e Umito di Acquasanta Terme, a Massignano e in altre località, furono trucidati per rappresaglia dalle forze di occupazione tedesche oltre 25 civili innocenti tra uomini, donne, bambini, anziani oltre a numerosi partigiani.
Il decreto, che non comporta oneri a carico del bilancio dell’Ente, prende atto della giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, che in casi simili ad esempio nelle stragi di Civitella, Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, ha sancito il diritto della Provincia, quale ente territoriale esponenziale, di essere risarcito del danno morale inteso come turbamento della collettività per la morte, gratuita e violenta, di un così alto numero di suoi cittadini.
“Lo scorso mese di marzo lo studio legale associato Olivieri – spiega il Presidente D’Erasmo – si propose a titolo gratuito di difendere e rappresentare la Provincia nel procedimento civile nell’ambito del contenzioso, già instaurato dallo studio legale per conto dei parenti delle vittime, per ottenere dalla Germania il risarcimento dei danni morali di guerra. Un’iniziativa – aggiunge D’Erasmo – che questo Ente ha ritenuto meritevole di essere accolta ed intrapresa per l’alto valore degli interessi civili ed umani lesi e anche perché ritengo sia un modo significativo ed importante per onorare la memoria non solo delle persone che persero la vita, ma anche quella collettiva della nostra provincia insignita della medaglia d’oro al valore militare per attività partigiana e protagonista attiva di quella rivolta morale che ha condotto alla liberazione e alla rinascita della democrazia“.