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Mons. Frisina “Oggi gli uomini non cantano più, sono molto tristi”

“Oggi gli uomini non cantano più, sono molto tristi”, e invece “la misericordia, di cui c’è tanto bisogno oggi, può servirsi di tutto, compresa la musica”.
Lo ha detto monsignor Marco Frisina, direttore del Coro della diocesi di Roma, presentando la parte musicale del concerto del 14 maggio. “Un’opera complessa, un mosaico articolato”, lo ha definito il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che ha parlato a nome del Maestro Daniel Oren, che dirigerà l’Orchestra filarmonica salernitana “Giuseppe Verdi”, protagonista del concerto insieme al Coro della diocesi di Roma. “I brani che ascolteremo – ha anticipato mons. Frisina – rappresentano un viaggio spirituale che dalla visione della nostra condizione umana ci porterà a incontrare la grazia del Signore”, nel giorno della festa dell’Ascensione. “Ci aiuterà in questo il grande poeta Dante – ha proseguito mons. Frisina – di cui quest’anno si celebrano i 750 anni dalla nascita. La sua Divina Commedia è infatti un viaggio spirituale in cui il poeta, simbolo di ogni uomo, si pone in cerca di Dio che è l’Amore. Dapprima è una ricerca dolorosa che lo costringe a viere l’esperienza dell’Inferno, del luogo dove sono coloro che tradiscono l’amore, oppure hanno cercato solo se stessi e non di Dio. Ma in seguito potrà cominciare la salita del Purgatorio dove regna la speranza e la misericordia, fino a giungere al Paradiso”.

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