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Cupra Marittima, le risorse dallo Stato sono sempre minori

Domenico D’Annibali

CUPRA MARITTIMA – Nella serata di giovedì 30 aprile il Consiglio Comunale di Cupra Marittima ha approvato il rendiconto consuntivo per l’anno 2014, presentato dal vice sindaco ed assessore al bilancio Roberto Lucidi.

“Si è chiuso un anno difficile – ha affermato Lucidi – come del resto lo sono stati anche i precedenti, causa la crisi economica e le continue decurtazioni delle risorse da destinare ai piccoli comuni.

Ancor di più il 2015 e soprattutto il 2016 saranno decisivi per le sorti finanziarie di gran parte dei comuni italiani. Malgrado le innumerevoli difficoltà, abbiamo chiuso il 2014 con un avanzo di amministrazione di circa 14 mila euro ed il nostro comune centra nuovamente gli obiettivi del patto di stabilità, risultato tutt’altro che scontato”. Sottolinea ancora il vice sindaco: “Tutto ciò anche se le risorse attese dallo Stato previste nel fondo di solidarietà per 262 mila euro, siano state nel mese di settembre ridotte a 212 mila euro. Un taglio di 50 mila euro in chiusura di anno che abbiamo gestito con forza e determinazione, ad esempio riducendo le spese correnti rispetto alla previsione di bilancio dell’ 8%. Manteniamo ed in alcuni casi miglioriamo gli indicatori economico finanziari strutturali dell’ente, conseguendo un risultato economico d’esercizio positivo, aumentando quindi la dotazione patrimoniale del comune, con un fondo di cassa al 31 dicembre superiore di oltre 100 mila euro del dato di inizio anno”.

Continua ancora Lucidi: “Le problematiche, come anticipato sopra, sono sempre maggiori, considerando che ci è stata comunicata una ulteriore riduzione del fondo di solidarietà per il 2015 al nuovo valore di 135 mila euro, un ulteriore taglio di 65 mila euro, che siamo impegnati a gestire per garantire gli equilibri finanziari del comune.

Oltre a ciò è passato in sordina il passaggio per gli enti locali a partire dal 2015 alla nuova contabilità finanziaria armonizzata, che obbliga gli stessi a prevedere in bilancio un fondo svalutazione crediti per la quota parte che si ritiene risulti essere di difficile incasso. In sostanza minori risorse da poter impiegare oltre ai tagli sopra evidenziati, in alcuni casi molto consistenti considerando che il perdurare di una così lunga e difficile crisi ha aumentato le difficoltà economiche per famiglie ed aziende.

Chiuso positivamente il 2014, la sfida che si gioca in questi 2 prossimi anni per i comuni italiani è epocale, stritolati nella morsa di continui tagli di risorse, minori entrate causa il perdurare di condizioni economiche non favorevoli, abnorme proliferazione di regole e norme che non danno continuità all’azione amministrativa”.

Redazione: