Da sempre, l’odio e l’aggressività sono dimensioni esistenziali insite nell’essere umano, oggetto elettivo d’interesse e di studio della ricerca psicoanalitica. L’odio, definito dallo psicoanalista Jaques Lacan, una delle tre passioni dell’essere, punterebbe, a differenza dell’amore e dell’ignoranza, a distruggere l’essere dell’Altro. L’odio, come “invidia della vita”, si configura, infatti, come avversione radicale nei confronti dell’imperfezione e dell’inconsistenza strutturale dell’Altro e della sua alterità irriducibile.
La violenza degli accadimenti ai quali assistiamo quotidianamente (guerre, xenofobia, terrorismo, razzismo, ecc.) offre una rappresentazione eclatante di questa “passione” che abita l’essere, spingendo continuamente la psicoanalisi ad interrogarsi sulla possibile degenerazione del legame sociale.
A riflettere su tali questioni saranno il Dott. FRANCO LOLLI, (psicoanalista Alipsi – Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi, direttore Irpa sede di Grottammare, direttore scientifico CSeRIM – Centro studi di Ricerca sull’Insufficienza Mentale) che interverrà per parlare de LE RAGIONI DELL’ODIO e il Dott. LUIGI ZOJA – ( Psicoanalista Junghiano, Presidente IAAP – Associazione internazionale psicologia applicata, vincitore di due Gradiva Award) il cui intervento verterà su PARANOIA, CREAZIONE DEL NEMICO, CREAZIONE DELLA DISTRUZIONE. A Coordinare il convegno sarà la dott.ssa BARBARA MARINELLI, psicologa Jonas San Benedetto del Tronto.